domenica 16 dicembre 2018

Il libro "Omero nel Baltico" di Felice Vinci

Del libro "Omero nel Baltico. Saggio sulla geografia omerica” (ed. Palombi, 1993) di Felice Vinci ho sentito parlare per la prima volta quasi due anni fa, per puro caso, durante la conversazione tra il fotografo Antonio De Paolis e lo scultore messicano Gustavo Aceves mentre intervistavo quest'ultimo per il mio blog.

Ed ecco, inaspettatamente, me ne sono ricordata di nuovo durante la serata a Roma, nella splendida Biblioteca Angelica, dedicata a questo libro e al suo autore. Nel corso di questa serata Marco Lepre del Carnevale Romano ha intervistato l'autore sul suo libro e la sua teoria, mentre alcuni attori accompagnati dalla musica hanno letto i versi di varie opere legate al tema ed epoca creando un'atmosfera teatrale.




Da sinistra a destra: Marco Lepre e Felice Vinci


Dott.ssa Fiammetta Terlizzi
Se in Russia i poemi di Omero, Iliade e Odissea, si sfiorano appena nel programma scolastico, qui in Italia queste opere sono la base, il fondamento della percezione del mondo e della intera civiltà europea, della sua cultura e storia. Omero e Ulisse sono la Grecia, il Mediterraneo per definizione, i posti che si trovano a brevissima distanza da Roma. Ma ecco che un giorno arriva una persona che dichiara che tutti gli eventi descritti nell'Iliade ed Odissea erano accaduti non nel Mar Egeo, ma nel Baltico! E per confermare questa teoria mostra dei validi argomenti.

Questa persona è Felice Vinci, romano, ingegnere, erudito come pochi, che porta avanti la sua teoria da ormai più di 20 anni. Vinci ha letto le opere di Omero numerose volte, sia in italiano che in greco, e aveva notato alcune punti che non tornavano con la realtà, che creavano dei dubbi.



Dopo uno scrupoloso studio del testo dei poemi, riga dopo riga, e del epos scandinavo, Vinci ha creato una teoria che dimostra che c'è una altissima probabilità che tutti gli eventi descritti da Omero erano ambientati sul territorio scandinavo e non nel Mediterraneo, durante l'era del bronzo (2000 anni a. C.). Dopo un ulteriore abbassamento delle temperature e del peggioramento del clima sul Baltico, i popoli che vivevano li, cercando paesi più caldi, sono arrivati fino in Grecia scendendo lungo il fiume Dniepr e poi rimasti lì. Spostandosi questi popoli hanno ricreato il loro mondo sui nuovi territori. Hanno tramandato di generazione in generazione le loro saghe e racconti che così sono diventati miti e leggende. I loro racconti verbali sono arrivati fino a Omero che li ha raccolti e scritto creando i due suoi poemi, Iliade e Odissea. Quando questo avvenne ormai nessuno si ricordava delle origini nordiche di questi popoli ed eventi.

Vinci dimostra e conferma la sua teoria, pezzo dopo pezzo, dalla descrizioni dei posti e i loro nomi fino a clima, aspetto fisico, abbigliamento, cibo, tradizioni, rapporti sociali, animali, lingua, armi. Bisogna ammettere che ascoltando l'autore e le sue spiegazioni il solito quadro e le immagini alle quali siamo tutti abituati pian piano cambiano, anzi, i dubbi che ci sono per quanto riguarda alcuni punti nei testi originali di Omero spariscono e tutto finalmente si incastra.




Le argomentazioni di Vinci sono forti e hanno tutte le basi, anche se la sua ricerca non è ancora finita. Servono alcune prove archeologiche e approfondimenti più ampi. È chiaro che convincere il conservativo mondo scientifico e fargli cambiare idea su questo argomento è molto ma molto difficile. Anche perché la teoria di Vinci è una vera bomba, una rivoluzione che sconvolgerebbe le fondamenta! Ma in ogni caso, l'idea di Felice Vinci è senz'altro interessante e apre nuovi orizzonti. E poi, la scienza conosce già i nomi dei veri ribelli, come Galileo Galilei o Charles Darwin, che sono riusciti a dimostrare di aver ragione e di far vedere al mondo alcune cose, che sembravano ferme, sotto una nuova luce.



Per concludere tornerei alla serata romana in biblioteca, quando ha preso la parola l'Onorevole Federico Mollicone del gruppo parlamentare Amici delle Repubbliche Baltiche. 


On. Federico Mollicone
Ha sottolineato che questa teoria non fa altro che confermare il legame tra i popoli europei, la loro origine e cultura comune. Abbiamo in comune molto di più di quanto immaginiamo, dobbiamo saperlo e ricordarlo, perché la forza e il futuro dell'Europa unita è in questo.

Per i contatti con l'Ing. Felice Vinci: e-mail felicevinci@libero.it

Fotografie - Antonio De Paolis




"Ci sono diverse teorie sulle casualità, le coincidenze, su come fatti diversi in tempi diversi dopo qualche tempo convergono e sembrano far parte di qualche misterioso progetto.

Quando nel 1996 ho sentito parlare del libro "Omero nel Baltico" e dell'argomento trattato decisi di acquistarlo. Vengo così a conoscenza della teoria che veniva trattata, ossia che ciò che Omero ha narrato come la straordinaria storia della conquista di Troia o il viaggio di Ulisse non sono ubicate nel nostro mar Mediterraneo bensì nel mar Baltico!

Si proprio nel Baltico, semplificando molto l'autore Felice Vinci, le vicende narrate da Omero appartengono alla cultura nordica, ai vichinghi. Questo basandosi su argomenti geografici, linguistici, toponomastici e di interpretazione accurata di quanto narrato. Un esempio per tutti il posizionamento delle località che non trovano corrispondenza nel Mediterraneo, cosa che invece accade e in modo perfetto nel Baltico tra Svezia, Norvegia e Finlandia.

Insomma una storia interessante, che mi aveva intrigato proprio dopo il mio primo viaggio in Russia con Archeoclub d'Italia, come operatore subacqueo di Marenostrum in un progetto di collaborazione con la Soprintendenza russa (di San Pietroburgo). Campagna di ricerca proprio su una barca sommersa probabilmente vichinga, rinvenuta nel Golfo di Finlandia.

Passano gli anni, lo scorso anno mi capita di tornare sull'argomento in una conversazione sulle migrazioni con Gustavo Aceves, artista messicano che stavo fotogrando durante una intervista, rimasto anche lui molto colpito da questa teoria.
Poi qualche giorno fa vengo a sapere di un incontro proprio su questo argomento, o meglio proprio sul libro "Omero nel Baltico", non potevo mancare! Ed ecco che il cerchio si chiude, ho l'occasione di conoscere l'autore del libro e di sentire dalla sua voce le informazioni che lo hanno portato alla sua teoria, affascinante, rivoluzionaria qualcosa che mette in crisi secoli di studi sulle tracce della città di Troia e sulle gesta di Ulisse, qualcosa che stranamente ci narra di una Europa forse molto più unita e figlia di uno stesso popolo di quanto tutti noi oggi crediamo."

 Testo - Antonio De Paolis