venerdì 31 luglio 2015

Intervista con Lorenzo Pellegrini

Siamo abituati a pensare che Roma è sopratutto arte, cultura, turismo, alta moda, mentre design e tecnologia è più Milano. Invece ecco che arriva una bella sorpresa. Un’azienda romana che si occupa di mobile applications e siti web e che offre un ventaglio di servizi legati alla comunicazione, digital marketing e social media. In poche parole è un’azienda che sa sviluppare le soluzioni per chi ha delle idee interessanti. Parlo di App to you, una giovane impresa, una start up italiana al 100%, fondata da Nicola Camillo e Lorenzo Pellegrini e che ha da poco compiuto 3 anni e ha già sul suo conto un bel curriculum fitto di progetti e collaborazioni importanti. Solo qualche esempio di quelli recenti: utilissima application per la settimana della moda romana Altaroma con il calendario degli eventi fatto in maniera funzionale ed efficace, la gestione della comunicazione digital per la nuova catena di ristoranti “Casa Clerici” della popolare conduttrice TV Antonella Clerici, il sito dell'Aeroporto di Firenze



Per scoprire di più mi sono incontrata con il General Manager dell’azienda, Lorenzo Pellegrini, nel loro ufficio, un open space proprio come me lo immaginavo pensando ad un’azienda giovane ed innovativa: pieno di luce, accogliente, moderno. 
Da sinistra a destra: Lorenzo Pellegrini e Nicola Camillo

Lorenzo, quando e come è nata l'idea di creare la vostra impresa?
È nata dai banchi di scuola, io e Nicola, il mio socio ed il nostro CEO, ci siamo conosciuti durante un executive MBA al Politecnico di Milano. Lui è uno psicologo, io sono un ingegnere-informatico. Anche se siamo due anime così diverse abbiamo condiviso una visione: che oggi è possibile fare innovazione a costi accessibili e che noi possiamo aiutare le persone e le imprese a farlo nel modo migliore, perchè oggi la sfida principale è migliorarsi.

Così un giorno ho incontrato Nicola, siamo andati a pranzo insieme e da lì abbiamo iniziato a parlare, a condividere le nostre idee ed infine abbiamo deciso di provare. Era il gennaio 2012. Da quel momento in poi abbiamo lavorato tutti i giorni, dalle 6 del pomeriggio fino alle 2-3 di notte per 6 mesi per progettare la nostra impresa, dalla scelta del nome al piano di comunicazione e al piano industriale. Dopo 6 mesi ci siamo guardati chiedendoci se ci credevamo davvero fino al punto di volerlo fare. La risposta è stata sì. Così è nata l’azienda come start up con le nostre forze, non abbiamo avuto finanziamenti, o bandi, o aiuti. Ci abbiamo creduto e abbiamo investito in questo.

Avete dovuto mollare i vostri lavori precedenti, avete rischiato?
Sì, c’era abbastanza da rischiare, ma questo non ci ha spaventato, oggi fa parte della vita avere un lavoro che non è fisso. 

L'esperienza da start up: quale sono state le principali difficoltà?
Le difficoltà sono state sopratutto quelle del fare impresa dal punto di vista legale, burocratico. Ci è voluto del tempo anche per costruire la squadra, dovevamo coinvolgere persone, fare si che credessero nel nostro sogno quando ancora non avevamo nemmeno l’ufficio, c’era solo un progetto nella nostra testa. Per fortuna c’erano delle persone che hanno creduto in noi e hanno deciso di avventurarsi in questo nuovo progetto.

A proposito di persone, ora siete una ventina. 
Sì, il nostro è un gruppo di per lo più giovani under 30, alcuni provvengono da diversi paesi, come Sergey dalla Russia e Maxim da Moldavia. Cerchiamo di creare un ambiente di lavoro piacevole e positivo. E siamo sempre aperti a nuove persone.


I requisiti necessari per lavorare da voi?
Ancora prima di competenze specifiche le persone che vogliono lavorare da noi devono avere voglia di fare e di imparare. Qui servono persone che hanno grinta, determinazione e che vogliono crescere, migliorarsi e fare cose nuove. Anche la curiosità è importante perché facciamo molta ricerca e innovazione. Nella maggior parte dei casi i clienti vogliono cose che non esistono e che noi non sappiamo ancora come si fanno. Quindi le persone che lavorano qui dentro sanno che domani li aspetta una cosa nuova e sanno che la devono fare nel modo migliore. Insomma è molto importante il carattere. Le competenze tecniche comunque si imparano, non è un problema. 

Che cosa avreste o forse non avreste fatto, con il senno di poi, se doveste cominciare ora? Un consiglio per chi si lancia in un'avventura di start up e di una nuova attività?
Noi siamo stati bravi e fortunati. Effettivamente abbiamo fatto un buon piano industriale per i primi 3 anni che col tempo si è rivelato molto buono. Ci siamo impegnati particolarmente nel progettarlo. Infatti il consiglio che darei a tutti i start uppers è di fare un buon piano industriale a 3 o addirittura anche a 5 anni. Una cosa difficilissima, ma necessaria. É fondamentale capire subito che cosa vuoi offrire, qual'é il tuo elemento differenziante, quali sono gli obiettivi e perché le persone dovrebbero scegliere te. Perché se non lo sai tu, è difficile convincere gli altri. Quindi pianificare, è fondamentale. Da lì in poi se hai un piano scritto riuscirai ad avere un controllo. 

Perchè un'azienda che ha già il sito web, il blog, i profili social dovrebbe fare anche una application?
Non c’è l’obbligo di fare un'app, sicuramente. Dipende da quello che fa l'azienda e come vuole comunicare. L'app serve a semplificare le interazioni con utenti che sono in mobilità. Quindi non con quelli che stanno davanti al computer, ma con quelli che stanno in fila di poste, nel traffico in macchina, magari fanno anche il loro lavoro ma lontano dalla loro postazione. Quando hanno necessità di informazioni, di fare qualcosa, di dare disposizioni, di agire, un'app aiuta molto e dà subito la cosa che volevi. Ma ripeto: l’app non è una cosa obbligatoria.

Molte volte da noi vengono dei clienti e vogliono fare un'app e noi diciamo: “Non fate un’app, forse meglio che facciate prima questa altra cosa”, perchè è una questione di priorità e di contesto. L'app sicuramente è uno strumento molto importante, però non è l’unico. E quindi la nostra bravura sta nel vedere tutto il contesto e nel scegliere ciò che è più efficace per la persona e per l’impresa che ci chiede aiuto. Infatti la nostra mission dice “supportare le persone e le imprese nella messa a punto del loro progetto imprenditoriale a partire dai loro obiettivi”. 

Per qualcuno la differenza fa portale, per qualcuno – application, per qualcuno ancora – una campagna di comunicazione oppure la formazione del personale o la gestione dei canali social. Noi aiutiamo a capirlo.

A proposito, sono davvero così importanti, i socials? O è solo una moda passeggera?
Io dico sempre: i socials o li gestisci o li subisci. Sono veramente importanti, al 100%. Molti ancora oggi lo ignorano o fanno finta di ignorarlo, C’è tanta responsabilità nel gestire un canale social e questo spesso spaventa. Così alcuni decidono di non aprire proprio il profilo o la pagina. La mia opinione è che una tale decisione è assolutamente sbagliata. Perché ci sarà sempre qualcuno che parlerà della tua azienda. Quindi sta a te decidere se vuoi gestire questa situazione o lasciarla sfuggire dal tuo controllo.

Quale è stata l'esperienza lavorativa più singolare in questi 3 anni?
Prima una piccola premessa. Il 90% delle idee che ci propongono esistono già. In questi casi noi cerchiamo di capire come differenziarle. Il restante 10% sono davvero delle belle idee e noi ovviamente aiutiamo prima a definirle e poi a realizzare il progetto e tutto il resto. 

Ci piace tanto l’applicazione della MIR spiro dedicata ai medici per effettuare il test della spirometria a domicilio. MIR è una multinazionale, Medical International Research, che ha sempre realizzato macchinari per la spirometria. Quello che abbiamo fatto insieme è sviluppare un prodotto, un'applicazione, senza fili, che comunicasse solamente con i-pad, da utilizzare negli ospedali di tutto il mondo. Qui a Roma il primo ospedale che ha iniziato ad utilizzarla è il Bambin Gesù

Questo progetto ci ha portato tanta soddisfazione, anche perchè la sfida qui era da una parte tecnologica: far parlare dispositivi senza fili, farlo spegnere quando chiudi, avere la massima precisione dei dati. Dall’altra parte c’era la praticità per l’utente che era molto difficile perché i medici spesso non sono per niente tecnologici. Il medico ha poco tempo, la sua attenzione deve essere sul paziente non sul dispositivo, quindi il prodotto deve essere elementare. Quindi la sfida era fare uno strumento per il medio che fosse innovativo e immediato. Era molto difficile sintetizzare tutta questa complessità su un unico punto da utilizzare con il dito. Ci siamo riusciti perché i medici quando usano questa application ne sono entusiasti.


Lavorate anche con clienti esteri?
Sì, abbiamo dei clienti in vari paesi, anche perché si può lavorare a distanza, grazie a Skype ed Internet. Ormai il mondo è globale.

Il Suo rapporto personale con la tecnologia? Nel tempo libero passa tanto tempo online o al contrario cerca di staccare la spina?
Il mio rapporto con la tecnologia è molto naturale, per la tecnologia intendo dei mezzi, degli strumenti, può essere una calcolatrice, un paio di occhiali o un i-Pad. Da una parte è un lavoro per me, dall’altra sono cose che ti possono semplificare la vita. In ogni caso il mio tempo libero cerco di passarlo con la famiglia, possibilmente all’aria aperta.

Apple o Microsoft, Steve Jobs o Bill Gates?
Da manager mi affascinano entrambe le figure, sono due vincenti, hanno seguito strade diverse però hanno raggiunto grandissimi successi tutti e due. Tanto di cappello a ciascuno di loro! Scegliere tra i due è come rispondere alla domanda “Chi ami di più, mamma o papà?”. Ma se devo proprio dare un nome direi Adriano Olivetti.

Le Sue applications, siti e social networks preferiti?
Sicuramente Facebook per stare in contatto con i miei amici che sono lontani (ho avuto la fortuna di studiare all’estero, in Svezia e a Bruxelles, ho tanti amici sparsi in tutta Europa e per il mondo). Sicuramente anche LinkedIn, uno strumento interessante dal punto di vista lavorativo. E poi siti di news, ad esempio wired.com. A proposito, Telegram Messenger è una grande applicazione russa, forse anche più bella di Whatsapp in senso di sicurezza dei dati e velocità.

Cosa vi piace di più del vostro lavoro?
Forse la cosa più bella è che ogni progetto parte da zero, come se fosse il primo progetto che fai perché non esistono due cose completamente uguali. Ogni volta si impara.

E poi lavori in tanti settori diversi con persone diverse e interessanti perchè tutte loro stanno già guardando il futuro. Quindi c’è la possibilità di conoscere tanti mondi diversi e di arricchirsi, perché la diversità è la ricchezza. 

www.apptoyou.it


Fotografie per gentile concessione dell'ufficio stampa App to you

Интервью с Лоренцо Пеллегрини

Для большинства из нас Рим ассоциируется с искусством, культурой, туризмом, высокой модой. Дизайн и технологии - это больше Милан. Но случаются и приятные и неожиданные исключения. Как, например, римская компания App to you, занимающаяся разработкой приложений и веб-сайтов и предлагающая целый набор услуг, связанных с коммуникацией, digital маркетингом и соцмедиа. Одним словом, эта компания знает как воплотить в жизнь и развить интересные идеи. App to you - компания start up, на 100% итальянская, основанная Николой Камилло и Лоренцо Пеллегрини всего 3 года назад и уже насчитывающая на своем счету важные проекты и коллаборации. Вот лишь несколько примеров из недавних: приложение для римской недели моды Altaroma с календарем всех событий, руководство рекламной digital кампанией новой сети ресторанов "Casa Clerici", принадлежащих популярной итальянской телеведущей Антонелле Клеричи, сайт Aeroporti di Firenze.



Чтобы узнать обо всем подробнее, я встретилась с генеральным менеджером компании Лоренцо Пеллегрини в их офисе, просторном open space, наполненном светом, уютном и современном, соответствующем духу молодой и инновационной компании.
Слева направо: Лоренцо Пеллегрини и Никола Камилло

Лоренцо, как и когда зародилась идея создать App to you?
Идея родилась, можно сказать, за школьной партой. Я и Никола, мой партнер и наш CEO, познакомились во время курса MBA в Милане в университете Politecnico di Milano. Он - психолог по профессии, я - инженер-информатик. Хотя мы совершенно разные по натуре, мы разделяем одну и ту же точку зрения: сегодня можно создавать инновационные проекты без огромных затрат, и мы можем быть полезными для всех, кто хочет добиваться максимума, потому что сегодня самая главная задача для большинства - это быть лучшими в своем деле.

Однажды за обедом мы разговорились с Николой, и так все завязалось, мы стали обмениваться идеями и в итоге решили попробовать создать собственную компанию. Это было в январе 2012 года. С того момента мы начали работать все дни, с 18 до 2-3 ночи, на протяжении 6 месяцев, создавая проект нашей компании, от названия до рекламной кампании и бизнес-плана. По прошествии 6 месяцев мы откровенно задали себе вопрос, верим ли мы во все это и хотим ли действительно начинать этот бизнес. Ответ был "да". Так родилась наша компания, как start up, полностью и исключительно на финансировании из наших собственных карманов. Мы просто поверили в нашу идею и решили инвестировать в нее.

Пришлось ли вам многим рисковать ради этого?
Да, нам было, чем рисковать, но это не пугало нас, потому что сегодня уже стало нормой не иметь гарантированную и постоянную работу. Никола сегодня продолжает заниматься своей работой, он больше выступает в роли партнера-инвестора, я же управляю компанией.

Опыт в качестве start up: в чем заключались главные трудности?
Главные трудности были связаны в основном с легальными и бюрократическими вопросами. Потребовалось время и на создание команды, мы должны были увлечь людей, заставить их поверить в наш проект, когда у нас еще даже не было офиса, была только идея в голове. К счастью, нашлись люди, которые поверили в нас и решили рискнуть.

Кстати, о команде. Сейчас App to you насчитывает примерно 20 человек.
Да, у нас молодой коллектив, большинству еще нет и 30. Среди наших сотрудников есть выходцы из разных стран, как, например, Сергей из России и Максим из Молдавии. Мы стараемся создать приятную и позитивную рабочую среду. И наши двери всегда открыты для новых людей.


Каковы требования к потенциальным сотрудникам?
Самое главное, это даже важнее конкретных технических компетенций, чтобы у человека было желание работать и все время учиться и узнавать что-то новое. Нам нужны люди с настроем и решимостью, желающие расти и обогащать свой опыт. Чувство любопытсва тоже очень важно, потому что большая часть нашей работы связана с поиском, исследованиями и инновациями. В большинстве случаев наши клиенты хотят создать что-то, чего еще не существует, и что мы сами, соответственно, еще не знаем точно, как это сделать. Поэтому наши сотрудники знают, что каждый день их ждет что-то совершенно новое, и знают, что они должны выложиться на 100%, чтобы добиться наилучшего результата. Так что, характер имеет очень важное значение. А компетенции и навыки - это не проблема, им можно научиться.

Что бы вы сделали, а может наоборот избежали, если бы должны были начинать все сегодня? Ваш совет начинающим?
В принципе, нам повезло и мы оказались на высоте, потому что мы сразу же прописали хороший бизнес-план на 3 года, который со временем доказал свою правоту, и мы приложили все усилия, чтобы соблюсти его. Так что, совет, который бы я дал, это создание правильного бизнес-плана на 3 года или даже на 5 лет. Это очень сложно сделать, но совершенно необходимо. Очень важно сразу же понять, каково твое предложение, в чем твое главное отличие от других, каковы твои цели и почему клиенты должны выбрать именно тебя. Потому что, если это не знаешь ты сам, то будет сложно убедить в этом других. Так что, подробный бизнес-план - это самое главное. Если все будет расписано, то будет и легче все держать под контролем.

Почему компания, у которой уже есть веб-сайт, блог, профили в соцсетях, должна создать app?
На самом деле это совсем необязательно. Все зависит от того, чем занимается компания и как она хочет общаться со своими клиентами. App нужна для упрощения контактов с мобильными клиентами, то есть с теми, кто не сидит за компьютером, а, например, стоит в очереди, или в пробке, или пользуется app для работы вдали от своего рабочего места. Когда есть необходимость в немедленном получении информации, в какой-либо операции, процедуре или акции, app очень удобна. Но повторюсь, app - вовсе не обязательный элемент.

Часто к нам обращаются клиенты, которые бы хотели сделать собственное приложение. Мы же говорим им: "Не торопитесь с app, попробуйте сначала вот это", потому что все дело в приоритете и контексте. App, безусловно, очень важный инструмент в бизнесе, но он не единственный. Так что наше мастерство заключается в том, чтобы рассмотреть весь контекст и выбрать для клиента наиболее подходящее решение. Неслучайно наша миссия звучит так: "Оказывать поддержку частным клиентам и компаниям в создании их бизнес-проектов, начиная с определения их целей и задач". Для кого-то эффективным может стать портал, для кого-то - app, для кого-то - правильная рекламная кампания, или обучение персонала, или работа с соцсетями. Мы помогаем понять, что лучше всего подходит.

Кстати, соцсети действительно так важны? Или же это еще одна мода, которая со временем пройдет?
Я всегда говорю, что соцсетями либо управляешь ты, либо они управляют тобой. То, что они важны - это точно на 100%. Хотя многие до сих пор игнорируют этот факт или делают вид, что игнорируют. Работа над профилем в соцсети влечет за собой большую ответственность, и многих это пугает. Так, некоторые предпочитают и вовсе не открывать профиль или страницу. По моему мнению, это совершенно ошибочное решение. Потому что всегда появится кто-нибудь, кто будет говорить о тебе или твоей компании. Так что, все зависит от самого тебя, хочешь ли ты контролировать эту ситуацию или позволишь ей выйти из-под твоего контроля.

Какой из проектов, сделанных за эти 3 года, наиболее вам запомнился?
Сначала небольшое отступление. 90% идей, с которыми к нам приходят, уже существуют. В таких случаях мы ищем пути, как можно дифференцироваться от других. Оставшиеся 10% - это по-настоящему свежие идеи, и мы стараемся окончательно их сформировать, реализовать на их основе проект и все остальное.

Мне лично очень нравится app, которую мы сделали для MIR spiro, приложение для врачей, чтобы проводить анализы спирометрии на дому. MIR, Medical International Research - это международная компания, которая производит оборудование для таких анализов. Вместе мы разработали беспроводное приложение, которое работает на i-Pad, для использования в больницах во всем мире. В Риме его уже используют в больнице Bambin Gesù.

Этот проект принес нам большое удовлетворение, поскольку с одной стороны, сложность заключалась в техническом аспекте: мы должны были объединить приборы, не прибегая к помощи проводов, точность получаемых данных должна была быть максимальной и многое другое. С другой стороны, на кону стояла практичность приложения с точки зрения пользователя, чего было совсем нелегко добиться, поскольку медики - зачастую совсем не подкованные с точки зрения технологий люди. В распоряжении врача обычно мало времени, все его внимание должно быть сосредоточено на пациенте, а не на приборе, так что приложение должно было быть элементарным в использовании. В итоге, мы должны были создать инструмент для врачей, который был бы инновационным и в то же время простым, доступным. Было непросто объединить все эти аспекты в одном приложении. Нам это удалось, потому что медики, которые им пользуются, остаются довольными.


Вы работаете и с иностранными клиентами?
Да, у нас есть клиенты из разных стран, так как мы можем работать и на расстоянии, благодаря skype и Интернету. В мире сегодня царит глобализация.

Каковы Ваши личные отношения с технологией? В свободное время вы часто находитесь online или предпочитаете отключаться?
Мои отношения с технологией вполне нормальные. Для меня технология - это инструменты, это может быть калькулятор, пара очков или i-Pad. С одной стороны, это часть моей работы, с другой - это то, что облегчает жизнь. В любом случае, мое свободное время я стараюсь проводить с моей семьей, по возможности на свежем воздухе.

Apple или Microsoft, Стив Джобс или Билл Гейтс?
Как менеджеру мне нравятся оба этих персонажа, это два победителя, хотя они и выбрали разные пути, но оба добились огромного успеха. Выбрать одного из них так же сложно, как ответить на вопрос "Кого ты больше любишь, маму или папу?". Но если я должен все-таки дать какое-то имя, то предпочитаю Адриано Оливетти.

Ваши любимые приложения, сайты или соцсети?
Безусловно Facebook, потому что он позволяет мне оставаться в контакте с друзьями (я учился за границей, в Швеции и Бельгии, так что у меня много друзей, разбросанных по всему миру). LinkedIn - полезный инструмент с профессиональной точки зрения. Различные новостные сайты, например wired.com. Кстати, Telegram Messenger - отличное приложение, созданное в России, даже лучше, чем Whatsapp, с точки зрения безопасности данных и скорости.

Что Вам больше всего нравится в Вашей работе?
Возможно, наиболее приятной частью этой работы является то, что каждый проект начинается с нуля, как если бы первый, над которым мы работаем, потому что не существует двух совершенно одинаковых идей. И каждый раз учишься чему-то новому.

А еще все время работаешь в разных областях, с разными и безусловно интересными людьми, потому что все они живут на шаг вперед и смотрят в будущее. Так что у нас есть возможность узнать новые миры и обогатиться благодаря этому, потому что различия - это самое настоящее богатство.

www.apptoyou.it


Фотографии любезно предоставлены пресс-офисом App to you

giovedì 23 luglio 2015

Gli ascensori panoramici e la terrazza del Complesso del Vittoriano

La terrazza del Complesso del Vittoriano o delle Quadrighe è uno dei migliori punti panoramici per vedere tutta la città di Roma dall'alto. I due ascensori in cristallo trasparente che conducono alla terrazza sono stati inaugurati il 31 maggio 2007.

Note particolari:

- la partenza degli ascensori è dalla terrazza mediana che si trova al livello del Colonnato dove si giunge sia:
da piazza Venezia (ingresso principale del monumento - fino alle ore 16.00)
dall'ingresso laterale sinistro (via di San pietro in Carcere) attraverso il Museo del Risorgimento
dall'ingresso laterale destro (piazza d'Aracoeli, servito dall'ascensore di servizio disponibile anche per i portatori di handicap e loro accompagnatori)
dalla piazza del Campidoglio (lato Convento Aracoeli - fino alle ore 17.30)

- gli orari degli ascensori panoramici:
dal lunedì al giovedì 9.30 - 18.30
venerdì, sabato, domenica 9.30 - 19.30
la biglietteria chiude 45 minuti prima
chiuso 25 dicembre e 1 gennaio

- c'è la caffetteria all'aperto che ha lo stesso orario degli ascensori panoramici




















Fotografie - Antonio De Paolis

domenica 19 luglio 2015

Altaroma Luglio 2015

Quest'anno per Roma della moda il luglio è stato veramente caldo, fin dalle prime giornate e in tutti i sensiPrima la Maison Valentino ha organizzato una sfilata grandiosa nel cuore della citttà, in piazza Mignanelli, dove si trova sede creativa della maison. Per la sfilata ed i festeggiamenti legati all'apertura del più grande flagship store nel mondo sono arrivate numerose star, da Gwyneth Paltrow a Ben Stiller (che si trovava in città per girare Zoolander 2), da Tilda Swinton ad Alber Elbaz, da Olivia Palermo a Miroslava Duma, da Suzy Menkes a Franca e Carla Sozzani, insomma si potrebbe continuare a lungo. Il giorno dopo nella Galleria Borghese è stata inaugurata una meravigliosa mostra Couture/Sculpture dedicata ad Azzedine Alaia. E poi il 10 luglio è iniziata Altaroma, la settimana della moda romana, anche se in realtà si tratta solo di 4 giorni.

Che cosa sarà ricordato di questa edizione di Altaroma? Come sempre la sua attenzione per i giovani talenti, confermandosi per l'ennesima volta come uno dei più importanti eventi per quanto riguarda il talent scouting nella moda a livello mondiale.




Senza dubbio l'evento più importante di Altaroma era e rimane il progetto Who Is On Next? realizzato in collaborazione con Vogue Italia, di cui ho parlato varie volte sul blog, quest'anno giunto alla sua undicesima edizione.

11 sono i finalisti che hanno presentato pret-a-porter e accessori donna. I vincitori sono Nicolò Beretta per Giannico nella categoria Shoewear e Carol Oyekunle per Lolita Lorenzo nella categoria Borse.










Fotografie - L.Sorrentino, G.Palma/Luca Sorrentino

Per l'abbigliamento il premio ha vinto Lee Wood per L72.









Fotografie - Raffaele Soccio, Luca Latrofa/Luca Sorrentino


Grande interesse hanno suscitato anche queste iniziative:
A.I. Artisanal Intelligence Creative Crime
Un'antologia del lavoro di A.I. che raccoglie più di 100 storie tra artisti, artigiani e designer allestite come un archivio. Creative Crime perchè i partecipanti delle 10 edizioni precedenti di Artisanal Intelligence svoltosi in 5 anni di attività del progetto sono stati schedati, fotografati e archiviati come dei veri criminali creativi. Così è stato creato un bilancio sul lavoro fatto di chi oltre che creare deve essere imprenditore di se stesso. Insieme a questo archivio sono stati presentati dei nuovi designer non ancora schedati e liberi di esprimere la loro creatività. Ancora una volta A.I. si conferma come una serra che consente ai nuovi creativi di essere messi nella giusta dimensione di visibilità e crescita.






New Designers al Coin Excelsior
Dopo il successo dell'edizione invernale ecco che Altaroma e Coin Excelsior di nuovo collaborano insieme presentando i nuovi nomi della moda. In questa edizione il focus è su un accessorio specifico, amato da tanti: la borsa. I designer presenti sono Elena Ghisellini, Federica Berardelli, Giancarlo Petriglia, Sara Battaglia, Paula Cademartori, Zanchetti. L'esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 3 agosto, e alcuni dei loro prodotti si potranno anche acquistare.





"5+5" 5 designer di successo sostengono 5 designer emergenti
È un progetto per il supporto dei designer emergenti da parte di talenti ormai affermati e di successo che enfatizza l'impegno a favore della creatività e favorisce la nuova generazione della moda. Così, nel percorso della mostra, le creazioni dei designer più avanti nella carriera accompagnano e "presentano" le collezioni di coloro che hanno scelto: Thomas Tait per Martine Rose, Marco de Vincenzo per Carlo Volpi, Nicholas Kirkwood per Les Petits Joueurs, Msgm per Matteo Lamandini, Paul Andrew per Fernando Jorge.




E ovviamente non posso non parlare della sfilata di fine anno dei neodiplomati dello IED Roma Moda, andata in scena questa volta con il titolo "Frames" al Palazzo delle Esposizioni nella suggestiva cornice della mostra di David LaChapelle.

40 modelle hanno indossato gli abiti disegnati dai giovani designer del corso di Fashion Design impreziositi dai gioielli dei designer del corso di Design del gioiello. La sfilata è stata un'esplosione di innovazione e ricerca, di gioco e rigore, di freschezza e gioia. Tra le ispirazioni c'erano la cultura orientale e l'art nouveau, i film di Wes Anderson e la sensualità di Mata Hari, lo stile preppy dei college americani e le trasparenze dei fantasmi, il bodywear e lo sportswear.









Da sottolineare la collaborazione con Vertical, Fondazione Italiana per la Cura della Paralisi con la partecipazione nella sfilata del modello Lorenzo Bini del progetto Modelle & Rotelle.


Tra gli ospiti della sfilata Milena Canonero, costumista premio Oscar
Tra gli ospiti della sfilata le attrici Valentina Cervi e Isabella Ferrari
A parte i giovani emergenti in Altaroma hanno sempre partecipato nomi rinomati e grandissimi professionisti. Le sfilate di Rani Zakhem ed Ettore Bilotta hanno dimostrato ancora una volta la bravura e le tradizioni dell'alta sartoria e artigianalità, senza cui non si può immaginare la settimana di alta moda.

Rani Zakhem Haute Couture AI 2015-16 "Per amore di Lola"
Rani Zakhem è nato in Libano e cresciuto in Kenia e ora si divide tra gli USA, il Medio Oriente e l'Europa. Ma proprio di Roma ha fatto la sua città di adozione, scegliendola come luogo per la presentazione delle sue collezioni.

La sfilata è un omaggio a Marlene Dietrich e al glamour della moda della prima metà del '900, sospesa tra Art Decò, Ertè, i ruggenti anni venti, il cabaret, il desiderio della bellezza nonostante il grigiore delle guerre mondiali.







Ettore Bilotta Haute Couture AI 2015-16 "Untouchables Women"
Questa volta la protagonista è una donna misteriosa e altera, elegante e affascinante, una diva, irraggiungibile, ispirata a la Giuditta di Gustav Klimt e Isadora Duncan.

Ancora una volta Bilotta propone tessuti pregiatissimi, alta sartorialità e creatività fluida. I segni distintivi della collezione sono i cappottino 3/4 dalla linea ad A, i pantaloni in doppio satin nero e georgette, le spalle che accentuano ancora di più il punto vita, il ritorno del tailleur e il velluto come protagonista assoluto.






Infine ancora alcuni eventi che hanno arricchito il programma di questa edizione di Altaroma:
La presentazione del brand di accessori d'Alta Gamma Phoular Fotografie da indossare, ideato dal fotografo Renato Cerisola. Si tratta di stampe di foto su tessuto, prevalentemente su seta e cashmere, che creano effetti molto interessanti dal punto di vista del colore e dell'impatto emotivo.





Vittorio Camaiani ha presentato in maniera molto intima, da atelier, la sua collezione AI 2015-16 "Egitto d'Inverno" interpretando in modo personale e contemporaneo la città del Cairo e l'Egitto come sempre sorprendo con la sua fantasia e l'attenzione ai dettagli, ai tessuti e tonalità, agli accessori.





Sono stati molto interessanti le presentazioni dei libri "Joan. Paris Haute Couture, Italia Alta Moda 1952-1967" by Valentina Moncada dedicata a sua madre, la bellissima modella americana Joan Whelan, una delle preferite di Hubert de Givenchy,


e "Italian Glamour. L'essenza della moda italiana dal dopoguerra al XXI secolo. La collezione di Enrico Quinto e Paolo Tinarelli" che descrive attraverso gli abiti la storia della moda italiana dal dopoguerra ad oggi, ridefinisce lo stile italiano, fornisce preziose informazioni e contiene non solo gli immagini delle più belle creazioni del Made in Italy, ma anche interventi di famosi storici del costume e giornalisti di moda.


Beauty Tea Party organizzato nei saloni della Nardi Day spa in collaborazione con Fashion News Magazine durante il quale è stata presentata la nuova collezione di T-shirts "Alphabet" by Juicydoll di Chiara Aversano, giovane stilista, illustratrice e costumista teatrale. Una chicca in più: a tutti gli ospiti è stata offerta una consulenza beauty dagli esperti della spa mentre assaggiavano i dolci firmati Jacques Petrillo Ciocolatier Quetzalcoatl gustando del buon té freddo.




Fotografie - Antonio De Paolis