mercoledì 28 dicembre 2016

Famiglia Buccellati: 90 anni di gioielli a Roma

L'ultimo post di quest'anno ho deciso di dedicarlo alla famiglia Buccellati. Innanzitutto perché nel 2016 hanno festeggiato i 90 anni dell'apertura del negozio Federico Buccellati di Roma. E poi in dicembre, come ormai di consueto, Marta Buccellati che rappresenta la quarta generazione di questa dinastia di orafi ha presentato la sua nuova collezione che ha riconfermato il suo talento, l'idea vincente e la tradizione di famiglia.

Fino al 7 gennaio 2017 nel negozio di via dei Condotti è aperta l'esposizione "Generazioni di orafi della Famiglia Buccellati: 90 anni di gioielli a Roma", un percorso storico accompagnato da bellissime creazioni di un'arte orafa unica al mondo, oggetti tra i più rappresentativi.


Sono esposti gioielli realizzati dal fondatore Mario Buccellati, nato nel 1891. Ha iniziato molto giovane il suo apprendistato presso la gioielleria Beltrami e Besnati di Milano, nel 1919 rileva la ditta dove ha lavorato fino a quel momento e da origine alla Mario Buccellati.

I suoi gioielli si distinguono subito per l'originalità del disegno ispirato alla natura, ai bugnati fiorentini ed ai merletti di Burano. L'attenzione al particolare e la delicata esecuzione gli donano notorietà e lo portano ad un immediato successo: le più importanti famiglie reali d'Italia e d'Europa sono tra i suoi molteplici e rinomati committenti. Ma il rapporto forse più importante era con Gabriele d'Annunzio. La loro amicizia ebbe inizio nel 1922 e durò fino alla morte del poeta nel 1938. 


Il successo consentì a Buccellati l'espansione italiana ed estera. Nel 1926 aprì il negozio a Roma al quale seguì quello di Firenze nel 1929 e quindi a New York nel 1953 ed infine a Palm Beach. 



Alla scomparsa di Mario nel 1965 la sua arte fu tramandata ai figli tra i quali Federico che portò avanti l'attività, con lo stesso amore e professionalità del padre. I gioielli di Federico Buccellati, pur sempre perfetti nell'esecuzione classica e nelle proporzioni delle forme, si distinguono per un senso di innovazione rispetto ai disegni del padre Mario. Le sue creazioni infatti sono più evolute e pratiche, pensate per le donne di quel periodo, che avevano una vita più dinamica e amavano indossare i gioielli anche mentre lavoravano e viaggiavano rimanendo sempre attente alla bellezza e ai dettagli che rendono unici i gioielli Buccellati.


Nel 1990 Federico lascia la sua eredità ai figli Lorenzo e Benedetta che seguono tutt'ora lo sviluppo e l'attività dell'azienda. Lorenzo si occupa delle strategie di mercato (sotto la sua guida è stato aperto più di 20 anni fa il negozio a Tokyo e recentemente un punto vendita in Cina). Benedetta segue con estrema passione e cura la produzione ascoltando la sua sensibilità, il gusto raffinato e la fantasia ed i messaggi del fratello raccolti ed interpretati in giro per il mondo. Il loro agire e pensare all'unisono è impressionante. Oggi l'azienda è una rappresentante di un purissimo made in Italy e una delle eccellenze assolute nel settore dell'oreficeria di lusso.


Fotografie per gentile concessione dell'ufficio stampa Federico Buccellati Orafo

La tradizione Federico Buccellati ed il suo inimitabile fascino continua oggi con la giovanissima Marta Buccellatti. Quattro anni fa ha lanciato il suo brand di gioielli Marta B  che ormai ha conquistato molti. Ogni anno Marta presenta una nuova collezione che si distingue per la sua freschezza e lo stile unico che allo stesso tempo ricorda l'inconfondibile stile e classe di gioielli Federico Buccellati.




In occasione dell'ultima presentazione Marta ha confermato l'intenzione di proseguire su questa strada, visto il successo, e ha anticipato che ci sono tante nuove a idee e progetti di sviluppo. Non ci resta che aspettare!




Fotografie - Antonio De Paolis

Federico Buccellati Orafo
via dei Condotti, 31
tel +39 06 6790329
www.federicobuccellati.it

Семья ювелиров Буччеллати отмечает 90-летие в Риме

Последний пост в этом году я решила посвятить семье ювелиров Буччеллати. В первую очередь потому, что в 2016 году они отметили 90-летие ювелирного бутика Federico Buccellati в Риме. Помимо этого в декабре, по уже сложившейся доброй традиции, Марта Буччеллати, представительница четвертого поколения этой ювелирной династии, представила свою новую коллекцию, которая в очередной раз подтвердила ее талант, выигрышные идеи и семейные традиции. 

До 7 января 2017 года в бутике на via dei Condotti открыта экспозиция "Generazioni di orafi della Famiglia Buccellati: 90 anni di gioielli a Roma", рассказывающая о 90-летней истории этого ювелирного дома, в рамках которой представлены прекрасные творения, совершенно уникальные, единственные в своем роде.


Здесь выставлены произведения основателя дома Марио Буччеллати, родившегося в 1891 году. Совсем юным он начал свою стажировку в ювелирном магазине Beltrami e Besnati в Милане, в 1919 выкупил компанию, в которой работал, и тем самым дал начало своему собственному делу.


Его ювелирные украшения с самого начала выделялись оригинальностью своих мотивов, вдохновленных природой, флорентийскими архитектурными орнаментами и буранским кружевом. Внимание к мельчайшим деталям и тонкое мастерство исполнения принесли Марио известность и быстрый успех. У него появляется много заказчиков, среди которых и королевские дворы Италии и Европы. Но самым известным стал поэт Габриэле д'Аннунцио. Их дружба началась в 1922 году и продолжалась вплоть до самой смерти поэта в 1938 году. Успех позволил Буччеллати продолжить развитие в Италии и за границей. В 1926 году открывается магазин в Риме, за которым следует открытие во Флоренции в 1929 году, затем в Нью-Йорке в 1953 и в Палм Бич. 



После смерти Марио в 1965 году дело перешло к его детям, среди которых Федерико, который продолжил дело отца с той же любовью и профессиональностью. Украшения от Федерико Буччеллати совершенны по исполнению и пропорциям, но отличаются инновационным характером от тех, что делал его отец Марио. Изделия Федерико были более практичны, задуманы для женщин того времени, которые уже вели более активную жизнь и носили дорогие украшения на работу и в путешествиях, оставаясь при этом внимательными к деталям, благодаря которым украшения Buccellati всегда выделялись. 


В 1990 году Федерико передал дело своим детям Лоренцо и Бенедетте, которые занимаются развитием и деятельностью компании по сей день. Лоренцо в частности занимается стратегиями рынка (именно под его руководством 20 лет назад был открыт бутик в Токио 20 и не так давно магазин в Китае). Бенедетта отвечает за дизайн и производство, следуя за своим инстинктом, вкусом и фантазией и обрабатывая информацию, которую получает от своего брата Лоренцо, которую он собирает по всему миру и анализирует. Их способность сотрудничать и действовать в унисон просто впечатляет! Сегодня компания представляет 100%-ный made in Italy, предметы роскоши на уровне шедевров. 


Фотографии любезно предоставлены пресс-офисом Federico Buccellati Orafo

Традиции Federico Buccellati и его неповторимое очарование сегодня продолжает Марта Буччеллати. Четыре года назад она запустила свой собственный бренд ювелирных украшений Marta B, который уже завоевал многих. Каждый год Марта представляет новую коллекцию, отличающуюся легкостью, свежестью и единственным в своем роде стилем, который в то же время напоминает стиль и высочайший уровень украшений Federico Buccellati.




Украшения из коллекции Marta B можно приобрести в бутике Federico Buccellati Orafo. Во время последней презентации Марта подтвердила свое намерение продолжать этот путь, учитывая успех и достигнутые результаты, и призналась, что у нее много новых идей и проектов развития. Что ж, будем ждать новостей!




Фотографии - Антонио Де Паолис

Federico Buccellati Orafo
via dei Condotti, 31
тел +39 06 6790329
www.federicobuccellati.it

страница Facebook Federico Buccellati Orafo
страница Facebook Marta B

mercoledì 21 dicembre 2016

Nuova apertura per Mondelliani a Roma

Appena qualche settimana fa ho pubblicato l'intervista con Federico Mondello dove lui ha raccontato del Mondelliani glasses, l'attività di famiglia da circa 50 anni. Ed ecco che arriva un'altra bellissima notizia: proprio a fine anno Mondelliani ha aperto ancora una boutique, sempre in centro, in via dei Prefetti, 11 nel rione Campo Marzio che da sempre ospita artigiani e brand di nicchia. È un punto vendita davvero speciale, caratterizzato non solo dallo stile particolare e riconoscibile delle montature, colorate e sbarazzine, ma questa volta anche dall'alta qualità degli strumenti diagnostici per il benessere della vista e dal design contemporaneo dello spazio, più grande e comodo. Possiamo dire che si tratta di un vero e proprio flagship Mondelliani, il primo nel mondo.



Disegnata dallo Studio THiRTYONE Design+Management, la realtà creativa specializzata nel retail fondata nel 2015 da Claudia Campone, la nuova boutique si articola in tre ambienti, in perfetto stile Mondelliani, che fondono l'uso consapevole del colore con superfici ricercate e geometrie avveniristiche.


Le zone comunicano perfettamente tra loro: il primo ambiente è dedicato alla vendita degli occhiali da sole e caratterizzato dai toni eccentrici del lilla e del verde salvia; il secondo è uno spazio social racchiuso tra le due arcate dal tono giallo acido, per poter accogliere i clienti in attesa di scegliere gli occhiali o per regalarsi una sosta in uno spazio dedicato agli accessori di stile; nel terzo ambiente dedicato alla vista è studiato ogni minimo dettaglio per potersi concentrare nella scelta dei propri occhiali personalizzando lenti e montatura.

Il gioco di specchi enfatizza i giochi della percezione visiva e il caldo parquet tradizionale costituisce una superficie perfetta per il via vai dei clienti. Un'attenzione particolare anche ai dettagli come le sedute Black Tie studiate esclusivamente per Mondelliani e scelte per il loro gusto casual chic o le lampade di Michael Anastassiades per Flos che caratterizzano la zona social. Il risultato architettonico è ben lontano dallo stile freddo e asettico molto in voga negli interni di tanti brand di eyewear. 


Questo progetto è fedele allo spirito Mondelliani nel magistrale uso dei colori e dei materiali caldi che ricreano un'atmosfera accogliente e familiare. Il negozio ha un'anima eclettica ed unica: già dalla vetrina si può apprezzare il design degli occhiali esaltato dalle opere di artisti che vengono chiamati a mostrare il proprio estro in questo spazio. 

Alla possibilità di effettuare esami approfonditi e veloci con apparecchi all'avanguardia come l'OCT (Tomografo a Coerenza Ottica) o il Topografo corneale, si affiancano le collezioni disegnate e realizzate da Mondelliani: due linee all'anno, ognuna in sei colori e molti materiali (dagli acetati al corno dal metallo alla celluloide). Senza rinunciare alla ricerca continua di brand di design internazionale (da Theo a Hoet, dal maestro Ryo Yamashita a molti altri) e di accessori originali. 


Questo nuovo progetto è sicuramente un passo importantissimo nello sviluppo del brand. La terza apertura in città, la più grande e più attrezzata, con uno stile ben definito, è un messaggio forte e chiaro: Mondelliani non ha nessuna intenzione di fermarsi e ha in cantiere altri grandi progetti e novità pur rimanendo fedelissimo al suo stile e modo di fare e attentissimo ad ogni singolo cliente e le sue esigenze personali. 


Via dei Prefetti, 11
pagina Facebook

Открытие нового бутика Mondelliani в Риме

Совсем недавно я опубликовала в блоге интервью с Федерико Монделло, в котором он рассказал о Mondelliani glasses, семейном бизнесе с уже почти 50-летней историей. И вот, спустя буквально несколько недель, от Mondelliani пришла прекрасная новость - открытие нового бутика, тоже в центре, на via dei Prefetti, 11, что в квартале Campo Marzio, с давних пор славящегося своими ремесленными мастерскими и нишевыми магазинчиками. Этот новый бутик, более просторный, не только предлагает коллекции как всегда особенных и ярких оправ, но и возможность проверить зрение на самых современных инструментах. А еще его отличает современный, ни на кого не похожий интерьер. Одним словом, это самый настоящий flagship Mondelliani, первый в мире.



Дизайн этого бутика разработан Studio THiRTYONE Design+Management, креативным бюро, созданным в 2015 году Клаудией Кампоне, специализирующемся на дизайне торговых площадей. Все пространство магазина поделено на три основных зоны, выполненные в узнаваемом стиле Mondelliani, в которых игра с цветом прекрасно сочетается с изысканными материалами, футуристической геометрией и самобытными аксессуарами. 



Первая зона, сразу же за входной дверью, в лиловых и салатно-зеленых тонах, посвящена солнцезащитным очкам; вторая зона, так называемое пространство social, где клиенты производят оплату, могут передохнуть и подождать своей очереди, рассмотреть аксессуары, подчеркнута ярко-желтым оттенком; третья зона посвящена очкам для зрения, оправам и линзам, здесь каждая деталь продумана до мелочей, чтобы облегчить выбор.

Значительный акцент ставится на источники света и зеркала, важнейшие элементы для магазина оптики. Особое внимание на предметах интерьера, таких как диваны и кресла Black Tie, подобранные специально для Mondelliani в соответствии с их стилем casual chic, и светильники от Michael Anastassiades per Flos. В целом, окончательный результат далек от холодных и асептических интерьерных решений, которые нередко встречаются в бутиках-оптиках.


Весь дизайнерский проект отражает эклектичный и ни на кого не похожий характер Mondelliani, делая акцент на цвета и материалы, которые создают гостеприимную и семейную атмосферу.

В этом бутике можно произвести быстрые и углубленные проверки зрения на самых современных офтальмологических инструментах. Помимо этого здесь представлены коллекции лучших дизайнерских брендов очков и собственные коллекции Mondelliani, как всегда выходящие два раза в год, в 6 цветах и в разных материалах, а также стильные модные аксессуары, дополняющие личный образ. 



Этот новый проект является, без сомнения, важнейшим шагом в развитии бренда. Третий бутик в Риме, самый большой и оснащенный, с ярко выраженным стилем, это своего рода заявление о том, что Mondelliani не собирается останавливаться и имеет в запасе еще много новых интересных задумок, оставаясь при этом верным собственному стилю и своим клиентам.



Via dei Prefetti, 11
www.mondelliani.it
pagina Facebook

martedì 13 dicembre 2016

La mostra "Artemisia Gentileschi e il suo tempo"

"Mio illustre signore, Le mostrerò cosa sa fare una donna"
Artemisia Gentileschi

Alla soglia delle feste natalizie vorrei segnalare la mostra "Artemisia Gentileschi e il suo tempo" in corso al Museo di Roma Palazzo Braschi, assolutamente da non perdere. È un bel viaggio nell'arte della prima metà del XVII secolo che segue le tracce di una grande donna, una straordinaria artista, un'intellettuale effervescente.




La mostra consente di ripercorrere vita e opere dell'artista a confronto con quelle dei colleghi, come Guido Cagnacci, Simon Vouet, Giovanni Baglione, Jusepe de Ribera, Giovanni Martinelli ed altri: sono circa 100 le opere in mostra, provenienti da ogni parte del mondo, da prestigiose collezioni private come dai più importanti musei. Il percorso espositivo segue le diverse fasi della vita artistica, i periodi a Roma, Firenze, Napoli e Londra. 


Artemisia Gentileschi
Autoritratto come suonatrice di liuto, 1617-18 ca.

Olio su tela, 65,5x50,2 cm
Hartford, Wadsworth Atheneum Museum of Art

CT, Charles H. Schwartz Endowment Fund 
©Allen Phillips/Wadsworth Atheneum

Come ha detto Iole Siena, presidente del Arthemisia Group: "È capolinea di un progetto importante che è durato 3 anni con 3 curatori. Uno sforzo massimo, anche dal punto di vista di costi. Forse una delle più grandi mostre dedicate ad Artemisia Gentileschi la cui storia non può non contagiare, in una location unica che si affaccia su piazza Navona, che quasi sicuramente rimarrà nella storia delle mostre."

L'esposizione nasce da un'idea di Nicola Spinosa ed è curata da lui stesso per la sezione napoletana, da Francesca Baldassari per la sezione fiorentina, e da Judith Mann per la sezione romana, tutti presenti alla conferenza stampa a Roma che ha visto un successo straordinario. La sala stampa era gremita!



La parabola umana e professionale di Artemisia Lomi Gentileschi, più conosciuta da tutti semplicemente come Artemisia, affascina ancora. C'è poco da sorprendersi. Solo l'idea che una donna poteva all'epoca fare carriera, entrare all'Accademia delle Arti, imparare a leggere e scrivere, suonare il liuto, frequentare il mondo culturale, riuscire a superare le violenze familiari, le difficoltà economiche e i pregiudizi, a seguire il proprio cuore, tutto questo impressiona ancora oggi, anche perché essere donna non è facile neanche oggi, figuriamoci a quei tempi.

Artemisia Gentileschi
Cleopatra, 1639-40 ca.
Olio su tela, 223x156 cm
Parigi, Galerie G. Sarti
©Galerie G. Sarti, Paris
Artemisia ha sempre suscitato interesse, per la sua vita piena di faccende drammatiche, per il suo talento indiscusso, per il suo carattere, forte e passionale, per i suoi rapporti con gli uomini, a partire da suo padre, i colleghi, anch'essi tutti uomini, e con la sua figlia. Insomma, c'è poco da meravigliarsi del tanto interesse per la mostra, è un successo quasi annunciato. 

Artemisia Gentileschi
Giuditta e la fantesca Abra, 1613 ca.
Olio su tela, 114x93,5 cm
Firenze, Gallerie degli Uffizi
Gabinetto Fotografico delle Gallerie degli Uffizi
Per concludere le parole di Nicola Spinosa: "In questa mostra abbiamo voluto evidenziare i rapporti di scambio idee, esperienze, capacità di dialogare e contrastare, perché l'arte è la vita. Un punto di partenza per studiare Artemisia, donna e pittrice. Emozionatevi!!"

Artemisia Gentileschi
Ester e Assuero, 1626-29 ca.
Olio su tela, 208,3x273,7 cm
Lent by The Metropolitan Museum of Art,
gift of Elinor Torrance Ingersoll, 1969

© The Metropolitan Museum of Art

Fino al 7 maggio 2017
Museo di Roma Palazzo Braschi
ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Panteleo, 10
tel 060608

Выставка "Artemisia Gentileschi e il suo tempo"

"Mio illustre signore, Le mostrerò cosa sa fare una donna"
Artemisia Gentileschi

В преддверии рождественских каникул я бы хотела отметить выставку "Artemisia Gentileschi e il suo tempo", проходящую в Museo di Roma Palazzo Braschi, которую обязательно стоит посетить. Она похожа на маленькое путешествие в мир искусства первой половины XVII века, следующее по стопам этой великой женщины, прекрасной художницы, яркой личности.




Выставка позволяет познакомиться поближе с жизнью и творчеством Артемизии Джентилески, сопоставляя ее с другими коллегами того времени, такими как Гвидо Каньяччи, Симон Вуэ, Джованни Бальоне, Хосе де Рибера, Джованни Мартинелли и другими. На выставке представлены почти 100 полотен, собранные со всего мира, как из частных коллекций, так и из наиболее знаменитых музеев. Сама экспозиция построена в хронологическом порядке, вслед за наиболее важными периодами в жизни художницы, проведенными в Риме, Флоренции, Неаполе и Лондоне.


Artemisia Gentileschi
Autoritratto come suonatrice di liuto, 1617-18 ca.

Olio su tela, 65,5x50,2 cm
Hartford, Wadsworth Atheneum Museum of Art
CT, Charles H. Schwartz Endowment Fund 
©Allen Phillips/Wadsworth Atheneum 

Как сказала во время пресс-конференции Йоле Сиена, президент Arthemisia Group: "Эта выставка подытоживает важный проект, реализация которого длилась 3 года и в работу над которым были вовлечены 3 куратора. Всеми организаторами были приложены максимальные усилия, в том числе и с точки зрения затрат. Пожалуй, это одна из крупнейших выставок, посвященных Артемизии Джентилески, организованная в живописнейшем месте, прямо на площади Навона. История этой женщины не может не увлечь. Наверняка эта выставка войдет в историю экспозиций."

Идея этой выставки принадлежит Николе Спиноза, он же куратор раздела, посвященного неаполитанскому периоду. Франческа Бальдассари курировала флорентийскую часть и Джудит Манн - римскую. Все они присутствовали на пресс-конференции в Риме. Редкие выставки пользуются таким успехом у прессы, зал был переполнен!



И это неудивительно! Личная и творческая судьба Артемизии Ломи Джентилески, более известной как просто Артемизия, до сих пор завораживает. Поразительно, что в ту эпоху и в той среде смогла пробиться женщина, пусть даже невероятно талантливая.

Artemisia Gentileschi
Cleopatra, 1639-40 ca.
Olio su tela, 223x156 cm
Parigi, Galerie G. Sarti
©Galerie G. Sarti, Paris 
Одна лишь мысль о том, что она смогла сделать карьеру, поступить в Академию Искусств, научиться писать и читать, играть на лютне, бывать в артистической среде, смогла преодолеть проблемы семейные и экономические и многочисленные предрассудки, решилась последовать за зовом собственного сердца, все это впечатляет и сегодня, потому что и в наши дни нелегко быть женщиной, а что уж говорить о той эпохе! Артемизия всегда вызывала интерес, из-за своей драматичной жизни, из-за своего несомненного таланта, из-за своего характера, сильного и страстного, из-за своих отношений с мужчинами, начиная с собственного отца, с коллегами, тоже мужчинами. Так что можно не удивляться большому интересу к выставке и ее успеху у публики, в котором можно не сомневаться.

Artemisia Gentileschi
Giuditta e la fantesca Abra, 1613 ca.
Olio su tela, 114x93,5 cm
Firenze, Gallerie degli Uffizi
Gabinetto Fotografico delle Gallerie degli Uffizi
В заключение хотела бы привести слова Николы Спиноза: "Этой выставкой мы хотели подчеркнуть отношения Артемизии с коллегами, обмен идеями, опытом, способность вести диалог и приводить аргументы, потому что искусство это жизнь. Это может стать прекрасной отправной точкой для изучения творчества Артемизии, женщины и художницы. Вдохновляйтесь!"

Artemisia Gentileschi
Ester e Assuero, 1626-29 ca.
Olio su tela, 208,3x273,7 cm
Lent by The Metropolitan Museum of Art,
gift of Elinor Torrance Ingersoll, 1969

© The Metropolitan Museum of Art 
До 7 мая 2017 года
Museo di Roma Palazzo Braschi
вход со стороны Piazza Navona, 2 и со стороны Piazza San Panteleo, 10
тел 060608

mercoledì 7 dicembre 2016

Brylla, il nuovo indirizzo a Roma per i winelovers

A fine ottobre a Roma nel quartiere Trieste è stato inaugurato un nuovo locale dedicato al mondo del vino - Brylla. Nella sua carta ci sono oltre 200 etichette, tutte alla mescita, selezionate tra grandi classici e giovani realtà vinicole offrendo così un ampio panorama sul mondo del vino. Ma Brylla non è solo vino ma anche una cucina di sostanza che completa la proposta enologica.



Il locale è diviso in due parti: la sala centrale con due banconi, una sorta di grande tavolo sociale intorno al quale i clienti possono intrattenersi, bere e conversare; e la saletta accanto, un ambiente più raccolto, intimo ed elegante. Nel piano inferiore si "nasconde" una cantina, un vero gioiello. 



La carta è un grande viaggio attraverso le zone vinicole più importanti del mondo, tra cui spiccano sopratutto Francia e Italia. La proposta gastronomica include il menu del bancone che spazia dai salumi, formaggi e sottolio alle terrine, gli affumicati e i patè fino alle conserve e una carta delle tapas e il menu à la carte della saletta pensato per deliziare il palato.



Un posto così mi ha subito incuriosito ed ecco che mi sono incontrata lì con la sua ideatrice Marcella Capaldo, grande amante dei vini, per farle alcune domande.


Come è nata l'idea di aprire Brylla?
Brylla nasce dalla mia idea di fare un progetto sul vino, è una mia passione che coltivo da svariati anni. Mi sono avvicinata al mondo del vino un po’ per caso un po’ per una serie di circostanze familiari, perché comunque la mia famiglia è stata ed è tuttora nel mondo del vino, e da lì è nato l’interesse per questo settore. Un interesse che è diventato curiosità e dalla curiosità la volontà di mettersi in gioco in questo campo. É stato un processo lungo perché comunque sono passati svariati anni, però mi sono serviti per capire quello che volevo costruire e anche per fare esperienza, per conoscere ed interessarmi sempre più a questo mondo. 

Che cosa distingue il Suo locale dagli altri?
La nostra idea aprendo un locale dedicato al vino era di portare una ventata di freschezza al mondo del vino che a volte viene percepito come qualcosa di pesante, per soli esperti, molto abbottonato. Invece a mio avviso il mondo del vino è la convivialità, lo stare insieme e la condivisione. Quindi l’approccio che vogliamo dare con Brylla è un approccio molto conviviale, immediato, senza nessun tipo di timore reverenziale. Nessuno si deve sentire imbarazzato nell'entrare perché non conosce i vini. Questo è un posto dove si scopre qualsiasi cosa, il vino è la curiosità. Io ho iniziato così, assaggiando i grandi vini incuriosendomi per poi volerne saperne di più. Per cui l’approccio che noi diamo è proprio quello di dare delle piccole informazioni molto dettagliate e precise, ma che potessero essere immediatamente fruibili da tutti gli utenti, da chi ha già una discreta conoscenza ma anche da chi è nuovo.

E poi l’altra caratteristica che ci connota in maniera forte è la grande mescita che proponiamo con il Coravin (è uno strumento, un brevetto americano che permette di versare il vino senza aprire la bottiglia). In questo modo possiamo versare tutte le bottiglie che noi abbiamo, a parte le bollicine, offrendo la possibilità al cliente di giocare, di provare tutti i vini che vuole. 

Voi proponete la carta dei vini dove lo stato d’animo diventa chiave di lettura per farsi guidare nella scelta. Questo approccio emozionale al vino ha portato alla creazione di tre suddivisioni: il vino Scacciapensieri, diretto e semplice, ideale per rilassarsi e liberare la mente; il Comfort wine, più avvolgente e anche lussuoso, perfetto per una situazione familiare e rilassante; il Riflessivo, un vino complesso, intrigante da bere quando ci si vuol cimentare in un’esperienza più impegnativa e affascinante. Qualche parola in più su questa idea dei 3 percorsi.
L’idea è nata dal desiderio di dare un approccio più empirico, più sensoriale alla degustazione. Il nostro obiettivo è mettere al centro il cliente, il suo umore e cercare di trovare quel vino che meglio lo accompagna nella serata. Un approccio così è più immediato perché tutti possono descrivere il proprio umore invece di parlare di struttura o di tipologia di vino.


Quindi posso venire una sera da voi e magari dire: “Oggi è stata una giornataccia!” e voi mi consiglierete un vino in base a questo mio commento.
Sì, ti consiglieremo un vino Scacciapensieri, i ragazzi sono tutti preparati e sono tutti sommelier, hanno una grande passione per il vino. Hanno tutti percorsi diversi ma accomunati dalla volontà di mettersi in gioco con Brylla e di dare anche la loro interpretazione nel mondo del vino. Sono pronti per dare consigli e guidare il cliente. 

Prestate tanta attenzione non solo per i grandi classici blasonati ma anche per i vini biodinamici e organici.
Sì, la carta che abbiamo costruito è un grande abbraccio sul mondo del vino. Siamo andati a cercare vini che in qualche modo emozionassero senza alcun pregiudizio. Lasciamo al cliente la volontà e il desiderio di scoprire il vino che meglio lo rappresenta. Quindi abbiamo piccoli artigiani e grandi produttori, tecniche più tradizionali e vini biodinamici, tutte scelte consapevolmente fatte seguendo il criterio della qualità, ma senza voler necessariamente poi dare una chiave di lettura o un giudizio. Per cui è il cliente che può scegliere avendo la possibilità di prendere un calice e provare, magari due tipologie, dello stesso vitigno, dello stesso vino, uno di un piccolo produttore e l’altro di un grande produttore e cercare di coglierne le caratteristiche e le diversità. Sentirsi più sicuro magari cercando il grande produttore o sentirsi più sfrontato magari premiando il piccolo artigiano.

La nostra idea è che il vino in qualche modo non importa come sia fatto, l’importante sopratutto che sia un vino buono, un vino che ha un cuore, che parla al consumatore. Poi sta al cliente decidere che vino bere e quale filosofia abbracciare, non lo decidiamo noi, lo decidono loro, noi cerchiamo di offrire la più vasta scelta possibile. Questa è la nostra filosofia.


Ho notato una certa influenza spagnola da voi: proponete tapas calde e una selezione di conserve spagnole, usate in cucina Josper, il forno con la brace di origine spagnola. É un caso o c’è un perché? 
La suggestione della Spagna nasce proprio dalla volontà di creare un ambiente conviviale. In Spagna c’è un grande senso di convivialità e di informalità al bancone ma anche ai tavoli. Le persone vivono il momento di fine giornata in maniera molto sociale, si sta insieme, si ordinano dei piatti e diverse bevande, c’è una successione, a volte anche non ben definita, di portate. A me piaceva proprio l’idea di creare un ambiente del genere. Anche un po’ chiassoso, disordinato, però veramente amichevole e conviviale. Sicuramente molti locali in Spagna, i tapas bar ci hanno ispirato per la loro filosofia, per la loro gestione. É anche il tipo di cucina che secondo noi si sposa bene con il vino, permette di giocare con gli abbinamenti per poter dare sempre massima libertà al consumatore di scegliere un piccolo piatto, uno sfizio, essere libero al massimo nella propria scelta gastronomica. 

Che vino e piatto mi avrebbe consigliato per una cena perfetta da voi?
C’è un piatto che sta un po’ spopolando, e ne sono molto contenta perché è un prodotto della mia terra, sono di origine campana, è il caciocavallo alla brace, è un formaggio di latte bovino stagionato 6 mesi, cotto nel nostro forno Josper e servito con pomodori confit in abbinamento con il Fiano di Avellino, in particolare quello di Pietracupa, un vino bianco, ha una nota minerale molto spiccata. É un abbinamento territoriale che però dà molta soddisfazione ai nostri clienti. 

L’altro piatto che mi sento di consigliare è la pluma di maiale iberico, viene cotta alla brace e rimane tenerissima ed è un piatto molto delicato che si presta ad abbinamenti sia con bianchi strutturati che con rossi, ad esempio vedo bene un rosso della Valtellina l’Arpepe, un vino fatto a base Nebbiolo con un tannino molto levigato che invita al bere.


Il Suo vino preferito?
Il mio vino è il vino rosso, il preferito è l’Aglianico perché è della mia terra, al di la della grande passione per la Borgogna, per il Pinot Nero che trovo un vino estremamente elegante atto a durare nel tempo che nelle espressioni più cru eletti di Borgogna diventa quasi insuperabile.

Dicevo che il vino che amo in modo anche irrazionale è l’Aglianico, il Taurasi Feudi di San Gregorio, ed è vino che ha fatto nascere in me la passione per il vino, è iniziato tutto da li. E’ l’Aglianico che con le sue caratteristiche un po’ rudi, un po’ rustiche a volte, però di grandissimo carattere, posso dire che è il vino che mi rappresenta. Resta sempre il mio preferito, è il vino che porterei sull’Arca di Noè.

Secondo Lei esistono ancora le regole sull’abbinamento del bianco con il pesce e del rosso con la carne?
Secondo me ci deve essere massima libertà nel provare l’abbinamento, va da se che non ci sono delle regole, ma il buon senso che porta a degli abbinamenti che è difficile superare, vedo difficile mangiare delle ostriche bevendo del Barolo per caratteristiche proprie del piatto. Ma è divertente provare, anche qui da Brylla, degli abbinamenti ad esempio un pesce in guazzetto che ha un carattere deciso magari può andare anche con un rosso non eccessivamente tannico. Oppure ci sono dei bianchi che reggono benissimo l’accompagnamento con delle carni specialmente con le lunghe cotture in cui rimane tutta la morbidezza della carne e si perde un po la spigolosità di alcuni tagli.


Io sono anche una grande fan dell’abbinamento territoriale, perché la tradizione insegna sempre qualcosa e non sbaglia, quindi se il territorio ci dà dei cibi e dei vini qualcosa vorrà dire. Si dice che “la tradizione è una innovazione ben riuscita” quindi si introducono dei nuovi piatti e dei nuovi vini che si instaurano nel nostro modo di vivere e questo non è sbagliato. Quindi partire sempre da uno schema ma poi provare a variare e capire se vale la pena.

Brylla si trova in una bella zona di Roma, a pochi passi dal Quartiere Coppedè. Come è nata la scelta di questo indirizzo?
E’ il quartiere dove io vivo e che conosco abbastanza bene e dove avevo notato la mancanza di un locale come questo, ed ho pensato per questo che potesse funzionare. Questa è una valutazione fatta da me ma anche dalla Laurenzi Consulting che mi ha seguito nello sviluppo del progetto, loro hanno questa conoscenza della geografia delle zone di Roma e concordavamo che in questa zona mancava un format come Brylla, e sopratutto Via Chiana è una via in crescita dove ci sono state nuove aperture di recente e quindi significa che c’è una clientela disposta a vivere il quartiere e a recepire una nuova offerta. Questo tipo di locale si presta molto alla clientela di quartiere, vieni qui prendi un bicchiere veloce in dieci minuti piuttosto che mezz’ora o un ora e poi vai. A Roma decidere sul posto dove andare dipende spesso anche dalle difficoltà di parcheggiare o del traffico che si trova per arrivare. Però ovviamente abbiamo i clienti anche da altri quartieri.


Fotografie - per gentile concessione dell'ufficio stampa Laurenzi Consulting

Brylla
via Chiana, 77
tel 06 85355669
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Aperto dal martedì alla domenica
dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 18.00 alle 24.00
Chiuso il lunedì