venerdì 16 settembre 2016

Intervista con Federico Mondello di Mondelliani Glasses

Mondelliani glasses è senza dubbio uno degli indirizzi must-to-go a Roma. Le vetrine della loro boutique in via dei Bergamaschi dove si vendono occhiali di tutti i tipi da sempre attiravano la mia attenzione grazie al loro stile inconfondibile, gioioso, colorato. E quando hanno aperto la loro seconda boutique, sempre in centro, in via dell'Oca, allora ho deciso che dovevo assolutamente raccontare di questa realtà romana nel mio blog.

Così mi sono incontrata con Federico Mondello che si occupa dello stile e della gestione strategica dell'azienda per parlare di occhiali e non solo.


Federico, mi racconti della vostra attività. Come è iniziato tutto?
Mondelliani Glasses nasce come un’attività di famiglia grazie al lavoro che hanno fatto i miei genitori, Rosaria e Giancarlo, partendo dal negozio Mondello Ottica in via del Pellegrino aperto da circa 50 anni. Quindi già i miei nonni avevano cominciato a fare questa attività.


Federico e Rosaria Mondello

Il lavoro di ricerca che hanno fatto i miei genitori già a fine anni 80 – primi anni 90 e che li ha fatti conoscere in tutta Italia come un negozio che selezionava brand di occhiali molto particolari di design, è stato ripreso in questo negozio che nasce circa 12 anni fa dove abbiamo creato il marchio Mondelliani e dove abbiamo cominciato piano piano a studiare e produrre una linea di occhiali nostra. Una linea che fosse il frutto di questa esperienza di tanti anni e che andasse un po’ a colmare un piccolo gap che c’era qualche anno fa.







Volevo chiedere proprio questo: da dove nasce questa esigenza di produrre una propria linea, è lo sfogo per la vostra creatività o ne avete percepito la necessità?
Un po’ tutti e due. Uno perché ci sentiamo stretti nel ruolo di commercianti, ci piace la parte creativa. Ma nasce anche da una necessità. Fino a pochi anni fa in Italia c’erano praticamente solo Luxottica, Safilo, De Rigo che erano le grandi ditte che producevano occhiali per il mass-market, mentre tutto il design degli occhiali veniva dalla Germania, dal Belgio, dalla Francia, dal Giappone. Insomma mancava un produttore italiano che facesse del design. Noi siamo stati tra i primi in Italia a fare questa cosa, abbiamo cominciato a fare degli occhiali di design italiani fatti bene, in Italia con tutto materiale italiano.


Poi devo dire che negli ultimi anni questa nostra intuizione, la nostra necessità si è sviluppata sul mercato e oggi ci sono anche altre ditte italiane, piccoline come noi che fanno occhiali italiani. Chi punta di più sulla qualità chi punta di più sul prodotto economico, però c’è un mercato nuovo che si è sviluppato negli ultimi 3-4 anni. Noi facciamo parte di questo mercato. Il nostro impegno è quello di fare un prodotto di design che sia ad un prezzo accessibile, non elevatissimo, e che mantenga una sua caratteristica che per noi è quella del colore.



Quindi il colore è il tratto distintivo dei vostri occhiali.
Esatto! All’interno di questo mercato sempre più variegato quello che noi tentiamo sempre di fare è di avere dei colori particolari, colori unici, ci interessa molto binomio qualità - colore. 


Nell’occhialeria molto spesso i colori sono quelli classici: il tartaruga, il nero, ci sono pochi colori brillanti. Invece noi abbiamo il verde, il blu, l’arancio, il rosa fucsia. E sopratutto gli accostamenti. Noi tendiamo sempre a fare degli accostamenti molto particolari in modo da fare dell’occhiale un accessorio che dia un tocco di personalità. Da tantissimo tempo abbiamo capito che l’occhiale è l’accessorio più importante di tutti, che siano occhiali da sole, ma sopratutto per chi porta occhiali da vista perché l’occhiale dice molto, ti identifica, sta sul viso e spesso è la prima cosa che notiamo. 

Credo che in questo abbiamo sviluppato una nostra sensibilità, siamo sempre moderni, ma non eccessivi, non strani, non cadiamo nella provocazione fine a se stessa. Non è importante avere un occhiale strano addosso, l’importante è avere un occhiale bello che ti renda più bello. 


Noi cerchiamo di fare almeno una nuova collezione ogni anno, se riusciamo anche due. E poi ogni anno facciamo delle piccole collezioni speciali, flash dedicate al colore partendo già dalla modellistica che abbiamo. Negli anni scorsi abbiamo fatto la collezione California in materiali color champagne quindi trasparente con le lenti rose gold. Quest’anno abbiamo lanciato la El Dorado con gli occhiali neri e le lenti d’oro. La collezione Eolie è stata una delle nostre prime dedicate al colore. Siamo partiti dai colori delle isole Eolie e del Mediterraneo. 


Ultimamente c’è anche una evoluzione della nostra capacità di creare. Ad esempio, la nostra ultima collezione Edge che studia il colore attraverso l'interazione del volume con il colore. Lì i colori sono abbastanza classici, il rosso, il blu, il nero, però lavorati in una maniera tale per cui il riflesso della luce crea dei volumi particolari. C’è uno studio dietro ogni collezione proprio sul colore che ci affascina. Ogni volta troviamo un modo, una scusa per approfondire, per crescere, per andare avanti. 

A parte le vostre collezioni quali altri brand sono presenti da voi?
Da Mondelliani Shop tra gli altri brand ci sono Hoet, Theo, Mikita, Anne&Valentine, Hoffmann, Lindberg, W-Eye, Robert La Roche, Cutler and Gross, Retrospecs, Garrett Leight e molti altri.




Lei era praticamente destinato a lavorare in questo settore fin dalla nascita. Oppure c'è stato anche qualcosa altro nel Suo background professionale?
Ho studiato economia e commercio. Dopodiché ho lavorato per qualche anno in aziende multinazionali tra cui Vodafone e Benetton, profili diversi con marketing particolare dove ho avuto modo di imparare molto, sono state due esperienze molto formative. E da li poi è nata la voglia di creare qualcosa di mio, e l’idea che ho avuto all’epoca fu quella di investire sul lavoro già molto importante e molto bello che avevano fatto i miei genitori, valorizzare quello che già di bello c’era. Credo che questo è stato l’impegno di questi anni: far sì che il lavoro che era già stato fatto assumesse un tratto più moderno attraverso l’utilizzo dei social media, di operazioni di co-marketing. Infatti collaboriamo spesso con artisti, per le vetrine e anche per gli accessori che offriamo all’interno delle nostre boutique. Certo a volte mi capita di occuparmi anche della vendita, di contatto con i clienti, di montaggio degli occhiali. 

A proposito, a parte gli occhiali cosa altro si può trovare da voi?
Diciamo che l’occhiale è il re della situazione, però accanto a questo oggetto per noi mitico accostiamo tutta una serie di altri accessori che insieme all’occhiale fanno il look della persona. Quindi di volta in volta guanti, capelli, sciarpe, orecchini. Ogni volta cerchiamo collaborazioni particolari attraverso il network di amicizie e conoscenze e la ricerca che facciamo in Italia e all’estero alla scoperta di giovani talenti piuttosto che ditte storiche che ritrovano una visibilità che in altri punti vendita non hanno perché sono mescolati a tante altre cose. La nostra invece è una boutique d’autore e in questo contesto vengono valorizzate in maniera particolare tutte le eccellenze con cui abbiamo la possibilità di lavorare. 

Comunque da noi uno può trovare sia il prodotto tradizionale, classico che innovativo e fashion. Il nostro assortimento è un trait d’union tra cose che sembrano apparentemente molto diverse, il così detto stile Mondelliani: questa nostra capacità e desiderio di trovare degli oggetti che siano eleganti e sofisticati nella loro sia classicità che nella loro innovazione. Noi scegliamo cose che hanno il nostro spirito. All’interno di una offerta molto ampia noi facciamo una selezione attenta di oggetti che hanno la nostra filosofia di colore, di qualità, di modernità.

Quali sono i vostri progetti futuri, collaborazioni?
Per l’autunno abbiamo tantissime cose in cantiere. Abbiamo l’uscita di due nostre nuove collezioni, una in metallo e l’altra in accettato e metallo.

Poi abbiamo una serie di eventi nel negozio, uno è la presentazione di cappelli di Grevi, un famosissimo produttore di cappelli fiorentino, che verrà a novembre. Poi la presentazione di una collezione di Theo, una marca di occhiali belga con cui collaboriamo da tanti anni e con la quale ogni anno in autunno organizziamo una specie di trunk show.

Per quanto riguarda l’alta tecnologia proponete già qualcosa, ad esempio gli occhiali fatti con una stampante 3D?
Sì, abbiamo anche gli occhiali stampati in 3D. Ci sono varie ditte sia italiane che internazionali con cui lavoriamo che realizzano questo tipo di prodotto. Certe lavorazioni si possono fare solo con i 3D e quindi noi cerchiamo di stare al passo della tecnologia.



Ancora qualche anno fa era una cosa quasi inimmaginabile!
L’importante è capire che il 3D non sostituisce i metodi classici della produzione. Si affianca e permette la realizzazione di cose che magari con le tecniche tradizionali non si possono fare. 

Sono previste altre aperture?
Per il momento noi siamo aperti alle nuove opportunità. Credo che ormai nel commercio sia importante avere dei punti vendita di proprietà perché ti permettono di trasmettere tutto lo spirito, è più di un negozio, è un messaggio. Quindi per noi nel caso in cui ci sia la possibilità è un’esperienza che ci affascina. 

In questo momento abbiamo 30-40 punti vendita sparsi per il mondo tra negozi di occhiali e negozi di abbigliamento che hanno scelto di vendere i nostri occhiali e quindi apprezzano lo sforzo che abbiamo fatto. Possiamo dire che siamo stati premiati perché il numero è in continua crescita.



E la vendita on-line? Secondo Lei, è possibile vendere occhiali on-line?
Ci stiamo attrezzando per cominciare. La vendita on-line è la vera rivoluzione di questi ultimi tempi. L’occhiale, pur con tutte le resistenze, fa parte di questo trend. É un’opportunità che noi offriremo sicuramente. Non credo che sarà il maggior canale di vendita di occhiali, però è impossibile evitarlo. Non possiamo avere punti vendita in tutto il mondo e in questi casi la vendita on-line aiuta. Siamo al passo con i tempi. Siamo obbligati se vogliamo essere competitivi.

Un negoziante o commerciante che volesse collaborare con voi e vedere il vostro prodotto a parte i negozi a Roma dove può vedere le vostre collezioni?
Noi partecipiamo sempre alle principali fiere del settore. Una è Silmo a Parigi e l’altra è il Mido a Milano. Li presentiamo le nostre collezioni.

Create anche occhiali su misura?
Si, per alcuni clienti in particolare che hanno delle esigenze specifiche ci siamo già cimentati ed è una cosa che faremo sempre di più, la creazione di modelli customizzati e su misura. La personalizzazione dei colori, della forma e delle dimensioni. Pensiamo anche a quelli che hanno dei visi particolari.

Una regola d'oro quando si compra un paio di occhiali?
L’occhiale è veramente un accento sulla personalità di chi lo indossa. Uno non deve comprarlo solo perché è bello esteticamente, ma perché lo deve rappresentare. L’occhiale trasmette un messaggio come un vestito. L’occhiale si vede sempre, anche quando è trasparente e senza montatura, quindi è importante che sia una proiezione di quello che noi siamo dentro. E che ti mette a tuo agio. Quindi la regola d’oro è non comprare un’occhiale solo perché è bello o di moda ma perché ti sta bene, perché ci si sente bene dentro.


Secondo voi esistono ancora gli occhiali da uomo e da donna o ormai possono essere definiti unisex?
Secondo me, non esiste più occhiale da uomo. Esistono gli occhiali unisex e occhiali da donna. Perché certi modelli un uomo non può indossarli, una donna invece sì. In Giappone però, ad esempio, esistono solo occhiali unisex, lì gli uomini non si creano i problemi a usare occhiali da donna.

Quali sono gli ultimi trend più in voga?
Sicuramente negli ultimi anni c’è un trend degli occhiali tondeggianti. Un altro trend molto forte negli occhiali da sole è lo specchiato. É ritornato di moda circa 3 anni fa e adesso è molto trendy, in varie sfumature. Quest’anno è dorato, anzi già dall’anno scorso. Un’altra cosa che sta tornando sono gli occhiali di metallo che piano piano stanno riconquistando posizioni dopo tantissimi anni di occhiali in celluloide. Il ponte e il doppio ponte è un altro trend che gira. Un’altra cosa che sta emergendo piano piano è il bianco. E poi una ricerca sempre maggiore sui materiali, sui colori, sulla manifattura.


Che cos'è per Lei lo stile?
Lo stile è l’armonia dell’immagine che trasmetti fuori. Il vero stile è quando uno riesce ad avere un’armonia che non significa che le cose devono essere pendant o coordinate, ma che l’immagine complessiva del corpo e degli oggetti che lo vestono si rendono armonici uno con l’altro. Non esiste uno stile che va bene per tutti, ognuno dovrebbe avere il proprio stile perchè ha il proprio corpo e le proprie caratteristiche, il colore dei capelli, il viso, alcuni difetti che in realtà sono le nostre caratteristiche che ci rendono unici. Sapere attraverso l’abbigliamento e gli accessori farli diventare un particolare e non più un difetto, secondo me questa è la vera capacità di avere uno stile.


Infine qualche Suo indirizzo o posto preferito a Roma?
La Fondazione Roma in palazzo Cipolla dove ultimamente ho visto delle belle mostre sull'avanguardia del Nord Europa e su Banksy, sono state molto interessanti ed innovativi. A questo punto aggiungerei anche una visita nei quartieri periferici di Roma che sono stati rivalutati grazie ai progetti di street art, come ad esempio Tor Marancia.

Ho un amore sfrenato per il centro di Roma, nonostante i tantissimi turisti che lo affollano. Ci sono tanti cortili, palazzi, giardini. Un posto meraviglioso che ho sempre amato e che amerò ancora di più perché mi è appena nata una figlia e quindi ce la porterò a spasso spesso è il Giardino Botanico a Trastevere, un posto magico.

Federico e Rosaria Mondello
Fotografie - Antonio De Paolis

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via dell'Oca, 36