mercoledì 7 maggio 2014

La mostra "Il Balletto Russo"

 "L'importante è ballare la musica, non con la musica" 
Maja Plissetskaja

Il 29 aprile, nell'ambito dei festeggiamenti della Giornata Internazionale della Danza, è stata inaugurata la mostra "Il Balletto Russo" presso il Centro Russo di Scienza e Cultura. La mostra include le opere artistiche di vari generi - pittura, grafica, scultura, create da Nikolaj Nikogosyan, artista armeno, uno dei massimi artisti dell'era sovietica e post-sovietica, membro effettivo dell'Accademia Russa di Belle Arti, e da Elena Garshina, giovane artista russa, allieva di Nikolaj Nikogosyan. 


Tutte le opere sono unite dal tema del balletto, raccontato attraverso i ritratti delle ballerine, dipinte sulla tela o in statue bronzee, i pastelli e le immagini che mostrano le esibizioni sul palcoscenico e la vita dietro le quinte. Il balletto non è una scelta casuale. È un tema molto importante per tutti e due gli artisti. Nikogosyan da giovane ha studiato danza e voleva diventare un grande ballerino. Il destino ha riservato altri progetti per lui e così è diventato artista. Ma la passione per la danza gli è rimasta per sempre. Ha conosciuto personalmente tutti i più importanti personaggi del balletto russo del XX secolo, da Galina Ulanova fino a Maja Plissetskaja. Infatti, ogni sua scultura presente in mostra è accompagnata da un suo piccolo racconto legato al personaggio scolpito. 

Elena Garshina da sempre è stata appassionata di musica, sopratutto di Tchajkovskij e dei suoi balletti Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata (a proposito, il Museo Tchajkovskij di Mosca ha creato appositamente per questa mostra una raccolta di brani  musicali estratti dai suoi balletti per creare una atmosfera che accompagnasse il visitatore della mostra). Così Elena è stata ispirata dal tema di balletto e sostenuta dal suo maestro. 


Durante il vernissage, sulle note di Chopin interpretato da Giulia Biscione, studentessa del Conservatorio di Potenza, è stata raccontata la storia del balletto russo e le sue tappe più importanti, sorprendentemente spesso legata all'Italia. Ad esempio, era interessante scoprire che Maria Taglioni, una delle prime ballerine a danzare sulle punte per tutto lo spettacolo, è stata tra il 1837 e il 1839 l'étoile del Teatro di San Pietroburgo. Pierina Legnani è stata talmente popolare e tecnicamente dotata da diventare la prima ad ottenere il titolo di prima ballerina assoluta per il Balletto Imperiale di San Pietroburgo, dal 1893 al 1901. Maja Plissetskaja, considerata la più grande ballerina dell'epoca moderna, invece fu nominata direttore del balletto del Teatro dell'Opera di Roma per la stagione 1983—1984. 

N.Nikogosyan. Maja Plissetskaja.
Bronzo. 1976
Dopo il vernissage abbiamo parlato con Alla Demina, la curatrice della mostra. Ci ha raccontato che il progetto è nato nel dicembre dell'anno scorso durante i festeggiamenti del giubileo (95 anni!) di Nikolaj Nikogosyan.

"Improvvisamente tutti si sono resi conto che lui è una legenda! Conosceva personalmente tantissimi personaggi famosi e poteva raccontare tante storie e fatti curiosi. Le stelle del balletto erano per lui idee e fonti d'ispirazione. Tutto questo non poteva non essere presentato al pubblico! Ed ho pensato che sarebbe stato interessante farlo in combinazione con le opere di Elena Garshina, la sua allieva, presentando in tal modo le due diverse generazioni unite da un tema comune."

N. Nikogosyan. Ballerina Polina Aleksandrova.
Olio su tela. 2014
N. Nikogosyan. Ballerina Mariana.
Carboncino su carta. 1998






















Roma è la prima delle città europee dove è stato presentato questo progetto (dopo l'Italia la mostra visiterà Germania, Francia e Russia). La scelta di Roma è stata casuale e non. "L'anno scorso siamo state a Roma insieme con Elena, per lei era la prima volta, ed è rimasta letteralmente folgorata da questa città! Ogni mattina Elena andava al Vaticano dove passava giornate intere disegnando. Le sue impressioni su Roma erano così forti che abbiamo deciso di tornarci insieme ancora. Così quando è nato il progetto "Il Balletto Russo" la scelta di Roma è venuta da se."


E.Garshina. Balletto "Il Lago dei Cigni".
Acrilico su carta. 2010

Infatti, Elena era presente al vernissage ed era visibilmente emozionata. "Anche Nikolaj voleva venire al vernissage," - continua Alla, - "ma i dottori gliel'hanno sconsigliato visto la sua più che rispettabile età. Anche se in realtà lui è molto attivo capace di combinare qualsiasi cosa, anche una visita a Roma all'età di 95 anni! Prima era già venuto in Italia, ha addirittura vissuto e lavorato qui. Ha creato un intero ciclo di opere dedicate all'Italia, ma abbiamo deciso che era meglio non mescolare  paesaggi e balletto. Chissà, forse in futuro organizzeremo una mostra dedicata proprio a questo ciclo italiano." 

La mostra, organizzata con il patrocinio della Duma, del Ministero della Cultura della Federazione Russa, di Rossotrudnichestvo e della galleria d'arte "Dresden" , rimarrà aperta al pubblico fino al 22 maggio presso il Centro Russo di Scienza e Cultura (piazza Benedetto Cairoli, 6)