mercoledì 23 aprile 2014

Zolle - cibo buono direttamente a casa

A chi vive a Roma sicuramente è capitato ad incontrare per strada dei furgoncini e bici con la scritta Zolle. È capitato anche a me, varie volte, in vari punti della città. Incuriosita sono andata a cercare in Internet di che si tratta, e così ho scoperto che è un servizio di consegna di prodotti alimentari, dal produttore direttamente a casa dei romani. "Un tema interessante da raccontare sul mio blog", ho pensato io, ed ecco che mi sono trovata a parlare con Simona Limentani, una delle due socie fondatrici dell'azienda (l'altra è Ghila Debenedetti), ormai lanciatissima e in crescita.


Quando è nata la vostra azienda?
Zolle è nata in aprile 2008, con l'intento di far consegnare ai romani direttamente a casa prodotti buoni e freschi, che vengono prevalentemente dalle campagne laziali. L'idea è stata adottata da una cooperativa agricola piemontese, Cornale, che a sua volta ha avviato questa attività sulla scia dell'esperienza di un gruppo di agricoltori giapponesi che da anni fornivano le famiglie di Tokyo.

Di che cosa esattamente si tratta?
La formula è semplice ma rivoluzionaria: non sono più i clienti a decidere cosa comprare ma sono gli agricoltori che seguendo la stagionalità e rispettando il territorio inviano alle famiglie quello che la terra produce.

Le zolle sono pacchi con dentro delle sorprese, si sa che conteranno una certa quantità di frutta, di verdura, del formaggio, delle uova e la carne, se scelta. Ma che tipo di frutta, di verdura, di formaggio si scopre solo il giorno della consegna. In ogni scatola inseriamo le ricette che aiutano i clienti a scoprire nuovi modi per gustare i prodotti che inviamo o per cucinare verdure sconosciute.

Non è gastronomia d’elite o delle delicatesse. Quello che diamo è cibo per tutti i giorni, normalissimo. Anche se sappiamo che delle volte comprare da noi ha un prezzo un po’ più caro, perché dietro c’è tutto un altro processo. Però non vendiamo il fatto che quella cosa è preziosissima. È preziosa perché lo è ogni cibo fatto bene. I nostri clienti fissi ci raccontano che alla fine comunque risparmiano con noi perché questo tipo di shopping permette di evitare di comprare le cose che non servono.

L’azienda è nata con l'idea di diventare l'alternativa ai mercati e supermercati? Per promuovere il local food e cibo a km 0? Per dare una mano ai produttori locali e alle piccole aziende? Per facilitare la vita di consumatori?
L'idea principale è far circolare cibo buono. E poi si aggiungono tutti gli altri aspetti. Come sostegno all'agricoltura rispettosa del territorio e delle stagioni, rafforzamento di un mercato locale degli alimenti, promozione del local food, con pochi imballaggi e chilometri. C’è anche l’idea di uscire da quelle che sono le strutture di agroindustria. Tutto il cibo che si trova in giro deve passare attraverso certe regole che sono pratiche giuridiche, un certo tipo di logistica, di organizzazione del mercato, di produzione, di regolamentazione. Per trovare uno spazio, sia per produrre che per consumare cose diverse, bisogna inventare qualcosa. Zolle è coerente con questo.


Cerchiamo di trovare dei modi diversi per far viaggiare il cibo, per aiutare lo sviluppo di una produzione sana di cibo e allo stesso tempo di un consumo sano. Siamo funzionali, sia come logistica, il tipo di movimento che fa il prodotto, sia come modo di comunicazione verso le persone, verso le famiglie perché il fatto della sorpresa compensa un po’ la paura di non scegliere. Oppure il fatto che comunque consegnama a casa compensa un po’ il fatto di trovarti davanti prodotti che devi lavare o che non sei abituato a consumare. Il fatto che diamo delle ricette all’interno della scatola aiuta a preparare piatti che non avresti mai fatto arricchendo così il menu di casa. Questa formula funziona bene perché fa divertire, perché può diventare un gioco, per far passare una cosa che è nuova e che quindi potrebbe spaventare. 

I produttori sono solo del Lazio?
Prevalentemente sì. In certi rari casi usciamo fuori dal Lazio, quando manca la produzione qui, ad esempio le arance le acquistiamo in Sicilia.

Collaboriamo solo con aziende agricole di piccole e medie dimensioni e abbiamo con loro un rapporto diretto. Cerchiamo di collaborare con aziende che rispettano una serie di standard, per quanto riguarda la coltivazione e la qualità del lavoro che va impiegata in azienda, il tipo di rapporto che questa ha con il suo territorio, il tipo di comportamento economico e commerciale che ha l’azienda. Comunque per noi il criterio principale della selezione è la salubrità, non la certificazione e la dichiarazione di produrre bio. Siamo sempre aperti ai contatti con i nuovi produttori.

Ora parliamo degli aspetti pratici. Come si fa l'ordinazione?
Basta compilare un form di prenotazione sul sito, dopodichè il cliente sarà contattato dallo staff di Zolle per decidere insieme che zolla è più adeguata alle sue esigenze e abitudini. Si può scegliere tra diverse combinazioni, più o meno grandi, con o senza carne. Le Zolle possono essere personalizzate, escludendo o aggiungendo alcune varietà di prodotti. 

Una volta scelta la tipologia di zolla, si può decidere di riceverne una a settimana o a settimane alterne oppure di provare una tantum. Non è un abbonamento, quindi i clienti possono sentirsi liberi di interrompere o continuare in qualsiasi momento.

In che zone consegnate?
Le consegne vengono effettuate in tutta Roma, anche uscendo dal GRA in direzione Ostia-Fiumicino, Tor Vergata, Tor di Mezzavia e Olgiata-Formello. In estate anche sul litorale fino a Nettuno e Santa Marinella. 


Gli orari di consegne?
Dalle 14 alle 19, ma visto che Roma è enorme, consegniamo anche fino alle 22.
Abbiamo anche lo spaccio aperto al pubblico, sabato dalle 10 alle 20, ma con l’arrivo della bella stagione saremo aperti venerdì sera e sabato mattina.

Chi é il vostro cliente tipo?
I single e le famiglie con persone dai 35 ai 45 anni, sono persone abituate a navigare in Internet e usare i mezzi di comunicazione moderni, con il livello culturale medio-alto. Per puro caso siamo molto conosciuti in alcuni ambiti, per esempio tra attori e registi.

L'ultima domanda: ci sono state tante difficoltà durante il vostro percorso?
Quando ho cominciato questa attività avevo già l’esperienza di lavoro in Piemonte e all’inizio è stato facile. Alcune linee guide le avevamo molto chiare e ci hanno aiutato molto. Forse la fase più complicata è proprio adesso, nel momento della crescita, nel far sviluppare l’azienda più che nel momento di farla partire. Quindi le cose difficili le riscontriamo forse adesso, sia per il momento storico in cui viviamo sia per le decisioni che prendiamo: dove andare, che direzione prendere.

Come si lavora con le aziende agricole, come comunicare con le persone per fargli passare il valore di quello che facciamo, questo lo abbiamo saputo fare bene e probabilmente lo faremo sempre meglio. Però poi ci sono delle scelte finanziarie, scelte di gestione che per me sono le cose più lontane e ogni volta sento che devo imparare. Il fatto di diventare più complessi come struttura fa diventare tutto più complicato.


Finiamo qui la nostra conversazione. Ma prima Simona riesce a sorprendermi: “Sai che in Russia c’è un’azienda simile alla nostra, si chiama LAVKALAVKA, ed è fantastica! Ci siamo conosciuti ed incontrati qui in Italia. Sono nati come noi, più o meno nello stesso periodo, loro sono due soci maschi, noi siamo due socie femmine, la spinta che loro hanno è molto simile alla nostra, insomma siamo un po’ gemelli. Devo dire che sono riusciti a crescere in un modo pazzesco facendo delle cose molto interessanti. Veramente bravi! Mi piacerebbe visitare la Russia e incontrare loro di nuovo.” 


Fotografie per gentile concessione di Zolle

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