martedì 8 gennaio 2013

Le Corbusier al MAXXI

In questi giorni il Museo nazionale delle arti del XXI secolo MAXXI ospita la mostra dedicata al famoso architetto Le Corbusier. In realtà lo svizzero Le Corbusier (il vero nome Charles-Edouard Jeanneret-Gris) era molto di più che solo un architetto. Questo uomo con gli occhiali rotondi e il papillon, dettagli inseparabili del suo stile personale, era un designer (basta ricordare alcuni pezzi fatti da lui per Cassina), un urbanista che progettava interi quartieri o complessi (ad esempio, il Centro Calcolo Olivetti di Rho e l'Ospedale di Venezia degli anni sessanta), un innovatore che cercava nuove forme (è considerato il pioniere del Movimento Moderno). Senza dubbio l'umanitá si sviluppa e va avanti grazie ai geni e a figure come Le Corbusier.

Il talento poliedrico di Le Corbusier è confermato dai suoi numerosi disegni, schizzi, acquerelli, fotografie presentati in questa mostra e legati principalmente all'Italia che ha parecchio contribuito sulla sua visione dell'architettura nei suoi lavori. A parte tutti i materiali presentati colpisce anche l'allestimento della mostra pensato nei minimi dettagli con l'accento sui materiali e colori naturali come legno, lino, carta e cartone riciclati.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 17 febbraio 2013. A proposito, questa mostra è una buona occasione per conoscere meglio il Museo progettato da uno dei più famosi architetti dei nostri tempi Zaha Hadid. Nonostante non abbia ancora nemmeno 3 anni (li compierá a maggio), il museo è già considerato uno dei più importanti e multifunzionali poli culturali a Roma. Mentre passeggi per le ampie sale e i grandi spazi del museo è divertente osservare dei bambini della scuola elementare distesi direttamente sul pavimento mentre disegnano, dei piccoli gruppi di visitatori accompagnati dai curatori che si spostano da una sala all'altra, degli studenti di architettura che studiano gli archivi, delle nonne con i nipoti nel cortile del museo che giocano con le foglie autunali. Vedi queste persone e capisci che il museo sta diventando una parte importante della città e si sta inserendo nel suo tessuto culturale.