martedì 17 maggio 2016

Il Festival del Verde e del Paesaggio

A Roma si è appena conclusa la VI edizione del Festival del Verde e del Paesaggio. Una tre giorni svoltasi sui giardini pensili dell'Auditorium Parco della Musica all'insegna della natura, profumi, colori, design, ecologia, rispetto per l'ambiente e approccio green


L'affluenza di numerosi visitatori, nonostante il tempo incerto, ha confermato che il Festival sta diventando un appuntamento importante nella vita della nostra città perché è innegabile che abbiamo bisogno del bello nel nostro quotidiano, del contatto con la natura e con la terra per stare bene. Qualcosa che ci fa tornare alle nostre origini.

Come sempre nell'ambito del Festival c'era una vasta area dedicata agli espositori tra cui coltivatori, vivai, fiorai e fioristi, negozi di piante, artigiani, serre e terrarium. Un'ottima occasione per fare una lunga passeggiata e degli acquisti in occasione dell'imminente estate.





E poi c'è stata la parte creativa del Festival che ha visto la partecipazione dei garden designer ed architetti dei paesaggi con i loro progetti davvero innovativi ed interessanti.

Come ad esempio il giardino di rose Ruselle creato da Carlo Contesso, un vero angolo romantico e un po' fuori dal tempo, dove tra gli alberi da frutto ed erbe alte si presentavano in tutta la loro bellezza rose antiche chiare. Posto scelto da molti per riposare e godere di un momento di quiete durante questi giorni.




Nella sezione Concorsi erano presentati altri due interessantissimi progetti di sperimentazione - Avventure Creative e Balconi per Roma. Avventure Creative ha sviluppato il tema "I giardini della curiosità" con l'idea di presentare giardini temporanei con una visione fantasiosa del verde.

Cercami in Giardino


Opera al Nero
"Un bosco nero, apparentemente ostile che nella sua parte più intima conserva quella luce bianca, di spazio e di aria."




Secret Garden





Hula (P)oop_estrusioni cromatiche




Eureka



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Balconi per Roma invece era un progetto dedicato agli under 30 che dava la possibilità di mostrare nuove idee per i balconi in città, coraggiose e originali.

Puzzlebox


Podium "L'antico giardino moderno"


SottoèSopra


3 Coffee Tree
Un progetto di recycling, dove i contenitori delle confezioni di caffè diventano scaffale e contenitore, sacco di juta per chicchi di caffè - contenitore e seduta, tazzina da caffè - vaso, fondi di caffè - concime e un seme - una pianta!




Balcon Sharing


Bal-Cubi


Il Balconcino


Tetra Park


Un'altra bellissima idea era "Giardini take away" di Blu Mambor in vendita esclusivamente al Festival. Si trattava di piccoli giardini fioriti ed aromatici pronti da portar via in comodi contenitori-borse, colorati e versatili. Ogni mini-giardino era composto da una selezione di piante rustiche perfette per terrazzi, balconi e ogni altro spazio esterno.



Per la sezione dell'Arte Contemporanea l'artista romana Laura Cionci ha presentato Amor Fati, installazione e video. Un incontro tra Cultura e Natura: un fiore realizzato con le pagine scritte da altri, passate di mano in mano fino ad essere abbandonate al proprio destino, ed infine strappate dall'artista come petali indifesi. "Ci sono i fiori dappertutto per chi è capace di vederli" (Matisse)



Infine tante iniziative per bambini e scuole, corsi e dimostrazioni, Food Festival e mercatino con i prodotti della Tuscia. Insomma, ce n'era per tutti i gusti!

E per concludere vorrei usare le parole del Memorandum ai visitatori del progetto "Secret Garden" dell'Architetto Maria Sara Cambiaghi: "Con la leggerezza e la leggiadria di una farfalla e per incentivare il verde... in ogni luogo..., dal più umile filo d'erba nel prato... all'ultimo fiorellino dei campi... dalle composizioni floreali e di piante in aiuole, giardini e parchi dalle aggregazioni spontanee e selvatiche di strada, di sponda, di palude o lacustri fino al bianco giglio di mare delle sabbie... alle spontanee vegetalità costiere di ericacee viola mediterranee e delle zone umide... rispettiamo tutto ciò che cresce... e si evolve da una radice madre o per propaggini o stoloni non annulliamo... il suo episodico e stagionale vivere non desertifichiamo il paesaggio... cogliendo ciò che non sappiamo conservare ma, in particolare, ammiriamo l'opera della Natura in ogni suo contesto floreale e faunistico... imparando a comprenderne la Poetica... e non diventiamo NOI, UOMINI e DONNE, BAMBINI, GIOVANI, ADULTI ed ANZIANI lo Strumento, irresponsabile, di una casuale e CIECA DISPOETICA."
A cura della Dott.ssa Prof.ssa Marinella Canale
E co-autrici Dott.ssa Enrica Baldi, Avv. Cinzia Scalise, Dott.ssa Isabella Canale


Fotografie - Antonio De Paolis e Iana Nekrassova