lunedì 5 febbraio 2018

Daforma gallery, il nuovo concept space nel cuore di Roma

Pochissimo tempo fa, a metà dicembre 2017, è stato aperto a Roma un nuovo spazio - Daforma Gallery. Si tratta di un concept space polifunzionale che unisce design, food, mixology, fashion, flowers. Quanto basta per scatenate la mia curiosità. Così ho deciso di non aspettare troppo e fare una visita, per vederlo personalmente e scoprire un po' di più.



Daforma gallery si trova in pieno centro a Roma, in via dei Cappellari, e dietro una facciata comune nasconde uno spazio di 400 mq e un curatissimo cortile interno. Entrando ti trovi subito nella caffetteria, con bancone e tavolini, dove ci si può accomodare già dalla mattina.






Proseguendo si arriva in una grande sala che ospita l'esposizione in corso, è il nucleo di questo spazio.




Da li si accede al bar, la Sala Rosa, aperto di sera,





si passa poi al corner con l'abbigliamento e gli accessori e al negozio di fiori.






Ogni angolo è curato nei minimi dettagli e segnato da un inconfondibile tocco italiano, anzi romano. Basta vedere i puttini sopra la fontanella, l'ulivo nel cortile. Allo stesso tempo è uno spazio eclettico, nel suo concetto, nel suo design e nella sua proposta.






Il giorno della mia visita era in corso uno shooting per il catalogo della prossima mostra, La Sindrome di Pandora che sarà inaugurata il 9 febbraio. Gestito da uno dei collaboratori di Daforma, Carlo Pratis, che gentilmente risponde alle mie domande e racconta della Daforma. Cominciamo subito con qualche parola sulla prossima mostra:

La Sindrome di Pandora sarà una selezione di 25 vasi dai primi del Novecento fino ai designer contemporanei che comprenderà dei pezzi molto importanti, di designer stranieri e anche italiani tra i quali Ettore Sottsass, Mario Botta, Piero Fornasetti, Federico Elmo, Sara Ricciardi ed altri. La curerò io insieme con la fiorista Valeria Pesciarelli del famoso atelier Fiorile che per ognuno di 25 vasi creerà una composizione di fiori, dalla più esplosiva e tropicale a quella più minimalista stile ikebana giapponese. Insomma, ci sarà un dialogo tra il vaso e una visionaria composizione di fiori.





Mentre nella mostra inaugurale abbiamo presentato la collezione di pezzi storici, vintage e fuori produzione, invece dalla prossima mostra in poi il design contemporaneo avrà sempre più un ruolo principale, sarà sempre più protagonista rispetto ai pezzi storici anni 60-70.

Nella Sala Bianca, la project room della galleria, verrà invece inaugurato un progetto personale di Edoardo Dionea Cicconi, appositamente ideato per la galleria come completamento e appendice dell’intera installazi­one floreale. Un totemico monolite di legno nero e vetro, campeggerà al centro della project room. Una teca in cui, come congelati dal tempo in una assurda geometria, fluttuano corpi di farfalle iridescenti, gioielli di tassidermia, in una drammatica implosione di bellezza. L’artista ribalta infatti il mito di Pandora im­mobilizzando lo stupore e la meraviglia all’interno dell’opera, che ne diventa l’eterna custode.

Qualche parola sul progetto Daforma gallery in generale.
Lo spazio centrale della galleria è dedicato sempre al design con una programmazione da galleria, quindi ogni due mesi ci sarà una mostra diversa di design. Attorno alla quale girano poi varie situazioni come la caffetteria, il cocktail bar, la fiorista e presto avremo anche due architetti giovani che avranno lo studio qua nel cortile che ospiteremo e poi un temporary fashion shop con dei brand che cambieranno in continuazione. 







Quindi la nostra idea è quella di una galleria di design che ha attorno però tutta una serie di cose per farla vivere durante tutta la giornata, dalla colazione di mattina fino al cocktail la sera. É uno spazio che ha molte facce quindi può essere vissuto in molti modi e momenti diversi. Qui non ci sarà nulla di rigido, di fisso, tutto sarà in totale evoluzione. 


Di chi è stata questa idea?
L'idea è venuta a Simone Menassè ed Abigail Lewis, la sua fidanzata che viene dalla California del Nord. Hanno avuto questa idea e hanno dato a me la responsabilità di seguire a livello curatoriale la parte della galleria. Però sono stati loro che hanno ideato il progetto, trovato questo spazio e l’hanno immaginato in questa maniera. 

All’inizio qui c’era un magazzino dove venivano a scaricare tutti i carri da Campo dè Fiori. Poi c’è stata una palestra-spa che però è stata abbandonata per 2-3 anni e poi l’abbiamo ritrasformata in questa galleria.

Ci sono stati tanti lavori sopratutto sugli spazi. Simone li ha seguiti di persona. É stato molto faticoso convertire uno spazio abbandonato in una galleria. Diciamo il lavoro di ristrutturazione è stato molto impegnativo. 


Come mai proprio Campo dè Fiori?
Campo dè Fiori è una delle zone più storiche, ora di grande passaggio turistico, qui ci sono anche tante gallerie d’arte. Via dei Cappellari è una piccola via storica che ha un’immagine molto romana, perfetta per questo nostro progetto. 

Fotografie per gentile concessione Daforma gallery

Via dei Cappellari, 38
pagina Facebook
Aperto dalla mattina alle 9 fino a mezzanotte-l'una per i cocktail. Tutti i giorni della settimana tranne lunedì

Mostra La Sindrome di Pandora
dal 10 febbraio al 30 aprile 2018