giovedì 15 ottobre 2015

Foro Appio Mansio Hotel: il mio weekend perfetto fuori porta

Autunno, così misurato, tranquillo e oppiante rispetto alla rumorosa, sovraffollata e frettolosa estate, è secondo me la migliore stagione per dei fine settimana fuori città quando si possono esplorare posti mai visti prima, visitare antiche cittadine e borghi ricchi di storia e feste, quando si può ammirare il periodo di fogliage e della vendemmia, assaggiare il vino novello e le castagne, raccogliere funghi, andare a cavallo e fare lunghe passeggiate, godendo del contatto con la natura, scoprire la cucina locale e nuovi ristoranti, concedersi dei piaceri nella spa, semplicemente dormire tanto e riposare bene.

E proprio con queste intenzioni sono partita qualche settimana fa per il weekend nel Foro Appio Mansio Hotel situato alle porte di Latina, a circa 65 km da Roma.



È un posto perfetto per un weekend fuori porta, ad appena un'ora di viaggio dalla capitale, all'incrocio della Via Appia ed il fiume Cavata, tra i monti ed il mare, nel cuore del Lazio.




Volevo rilassarmi, staccare la spina, distrarmi dalle solite cose e dalla routine. Anticipo che la realtà ha superato tutte le mie aspettative. In due giorni e mezzo sono riuscita a vedere e fare tante cose che a volte non ci riesci neanche in un mese intero, ed era solo una parte di quello che offre la zona e l'hotel. Un bel posto, un bell'albergo, bella gente, bel clima e ottima cucina! Cosa desiderare di più?! Ma andiamo per ordine, prendendo le note dal mio diario di viaggio dove ho annotato tutto quello che ritenevo più significativo ed interessante.

Venerdì
Ore 16 - arrivo
Alla reception ci saluta Gianni, molto cordiale, e ci racconta la storia del posto e della zona. Foro Appio è sempre stato un posto speciale legato alla storia della Via Appia. Nato come foro in epoca romana, un luogo con funzioni sociali e amministrative, si trasforma nel tempo in un'importantissima Mansio, cioè in stazione di posta in cui è possibile alloggiare, mangiare e riposarsi e mantiene le sue funzioni fino alla fine dell'impero, per essere dismesso e poi riassumere il ruolo di importante stazione viaria per volere di Pio VI che affidò il suo restauro e ampliamento al grande architetto Valadier. Infine, dopo secoli di alterne vicende Foro Appio rinasce a nuova vita, artefici di questa rinascita sono il designer Maurizio Galante, che ha curato i restauri e l'interior decoration, e suo fratello Paolo, direttore dell'albergo.




Molte sono le testimonianze storiche che lo riguardano: il poeta Orazio lo descrive nella sua Satira Quinta, lo cita anche Plinio il Vecchio nella "Naturalis Historia", nel 61 d.C. qui avviene l'incontro tra San Paolo e alcuni cristiani venutigli incontro dalla capitale, come viene riportato negli Atti degli Apostoli.




La storia moderna della zona è stata segnata dalla bonifica di Mussolini. Tante famiglie trasferite qua dal Veneto, tanti sacrifici e lavoro duro per trasformare le paludi piene di zanzare e malaria in borghi e città. Ci sono dei quadri di Antonio Taormina esposti in albergo che raccontano quel periodo.


Per saperne di più Gianni mi ha consigliato il libro "Canali di Mussolini" di Antonio Pennacchi.

Ci alloggiamo nella suite, al primo piano (dove ci porta dalla reception una bellissima scala di ferro battuto), nell'edificio principale, quello più antico.


Dalla finestra si apre un bel panorama sui Monti Lepini.


Non posso non notare il design della camera e dell'hotel: essenziale, pulito, ispirato alla storia antica e medioevale del posto. È un sapiente mix tra tradizione e innovazione, tra semplicità rurale e raffinatezza metropolitana.


Ogni dettaglio, ogni decoro, ogni elemento è pensato, non c'è niente di troppo. I letti in ferro battuto, il cotto del pavimento, i mobili semplici in legno scuro... Tutti i materiali utilizzati come ogni arredo sono parte del territorio.




Ore 17 - visita alla spa
Piccola ed esclusiva la spa dell'hotel è immersa nel verde, sembra quasi una jungla, anche qui l'ambiente è raffinato, funzionale e piacevole.



Qui si può scegliere tra vari tipi di massaggi, ad esempio con olii essenziali o anticellulite, trattamenti personalizzati di bellezza e benessere tra cui anche il Savonage Berbero, la riflessologia plantare, il trattamento tonificante e illuminante per la pelle del viso. C'è la zona umida con la sauna, il bagno turco, le vasche calde e fredde con acqua a getto continuo. Per gli amanti del fitness ci sono delle macchine moderne della Technogym.



Decido di passare qualche minuto in sauna, poi opto per il massaggio rilassante, dopodiché una tisana corroborante nella zona sleeping. Me la sto gustando lentamente osservando dall'enorme finestra il tramonto sui Monti Lepini e sulla piscina esterna immersa nella natura. D'estate deve essere molto bello abbinare i bagni di sole al nuoto. Mi piace tutto qui, il profumo, le bellissime poltrone di pelle invecchiata e i lettini morbidissimi che ricordano le dune di sabbia morbida, la quiete, le piante che sembrano quasi tropicali.



Il tramonto piano piano avvolge tutto, il sole scende dietro la piscina, il cielo passa dal blu con spruzzi di rosa al blu notte. È ora di tornare in camera e prepararsi per la cena.


Ore 20 - cena al Cucinarium
È un ristorante classico, molto accogliente, con l'arredo che coniuga dettagli contemporanei e antichi, che propone una selezione di piatti tradizionali della zona dei Monti Lepini.



I prodotti provengono da aziende locali e sono preparati secondo le antiche ricette attualizzate secondo i gusti di oggi. Per gli amanti del pesce qui propongono ricette della tradizione marinara, con il pesce freschissimo proveniente dalla vicina Terracina.

Ordiniamo l'antipasto tradizionale per 2 persone e due primi. L'antipasto è gigantesco, ci sono voluti 2 tavoli per poter mettere tutti i piatti! C'era di tutto: caponata, prosciutto, lardo, salame, zucchine e zucca fritte, gâteau di patate, tortini, focaccia, mozzarella, ricotta.


I primi sono tagliolini alla gorgonzola e pistacchi e mezze lune con provolone e melanzane, la pasta è fatta in casa. Tutto accompagnato da ottimo vino locale, il Nero Buono.

Sabato:
Ore 9 - breakfast
È una bellissima mattina di sole, fa caldo, così facciamo colazione in giardino. La proposta è davvero impressionante, ci sono almeno 6-7 tipi di torte fatte in casa, pane ancora caldo, formaggi freschi e leggeri, cereali, marmellate di frutta raccolta nei giardini di Foro Appio.


Ore 10 - partenza per una gita nella zona
Nel medioevo la via Appia fu dismessa per la più agevole via Pedemontana, che le corre parallela su una quota più alta, e che vede sul suo percorso la nascita di borghi bellissimi e ricchi di arte e storia, ancora perfettamente conservati. Così decidiamo di fare un giro per visitarne alcuni.

Cominciamo dal Giardino di Ninfa, un vero gioiello della zona, definito uno dei più bei giardini romantici del mondo, presenta un'infinità di piante, essenze e fiori provenienti da ogni parte del mondo.


È talmente variegato che in ogni stagione c'è qualche fioritura o curiosità da vedere. Iniziato nel 1921 da Gelasio Caetani sulle rovine medioevali di Ninfa, che si intravedono ancora oggi tra le piante, e ampliato da sua madre, l'inglese Ada Wilbraham, sua cognata l'americana Marguerite Chapin e sua nipote Lelia Caetani.




C'è tanta bellezza, pace e armonia qui! Da ricordare che il giardino è aperto solo in alcune date, quindi è necessario prenotare la visita guidata.


Dopo il Giardino di Ninfa proseguiamo verso l'antica città di Norba, situata a 400 metri di altezza, proprio sopra Ninfa.


Da qui si apre una vista mozzafiato su tutta la pianura fino al mare e le isole Pontine (Ventotene, Ponza, Palmarola, Zannone).



Una volta Norba era una città importante, popolata dai latini. Nel V secolo secolo è diventata colonia romana. Oggi Norba è uno spettacolare sito archeologico, molto grande (e c'è ancora tanto da scavare) e perfettamente conservato. Una curiosità: in una giornata ventosa si possono incontrare tantissimi parapendisti da tutto il mondo che si lanciano da qui.




Passiamo per pranzo a Norma, ci fermiamo per uno spuntino da "Antichi sapori" (via del Corso, 10), dove ordiniamo una frittata con salvia e tartufo, pecorino alla piastra e prosciutto e poi proseguiamo verso Sermoneta dove ci aspetta una visita al Castello di Sermoneta.


Questo castello era costruito per volere della famiglia degli Annibaldi, agli inizi dell'200 e successivamente ceduto ad altre famiglie, tra cui Caetani e Borgia. È uno dei più bei castelli medievali, proprio come te lo immagini: con le mura larghissime, finestre gotiche, sale da pranzo decorate da scudi e trofei di caccia, stanze con camini, stalla, passaggio segreto, un bel cortile.




È molto interessante quello che racconta la guida, solo che ad un certo punto inizia a diluviare e allora la visita improvvisamente si trasforma in una gara di sopravvivenza perché ci sono dei passaggi all'aperto e non abbiamo né ombrelli né impermeabili. Quindi dobbiamo correre e ovviamente ci inzuppiamo d'acqua. All'inizio sento un forte disagio, l'acqua entra nelle scarpe, scivola lungo la schiena, appesantisce i jeans. Ma poi inaspettatamente, correndo sotto la pioggia, completamente bagnata, mi arriva addosso una gioia pazzesca, senza motivo, come quando ero bambina e adoravo la pioggia e le pozzanghere. La bellezza delle cose semplici e spontanee.

La pioggia non smette e a questo punto decidiamo di tornare in hotel. Ma ci sono ancora tante altre mete nel raggio di pochi chilometri da Foro Appio, tra cui l'Abbazia di Valvisciolo, il Borgo di Fossanova, Fogliano, Sperlonga, Terracina...

Ore 18 - ritorno in hotel
Un bicchiere di brandy al bar per scaldarsi, una vasca idromassaggio nella camera e un po' di relax prima della cena.


Ore 20.30 - cena alla Fraschetta d'Orazio
Ancora un ristorante dell'hotel, ma più informale, è una moderna versione delle tradizionali fraschette locali. Devo dire che è proprio perfetto per una giornata di pioggia, con il fuoco vivo che scalda corpo e anima.


Qui ci offrono cibo rustico, semplice, genuino come la zuppa di fagioli, la bazzoffia, pizza rossa e bianca alla teglia cotta al forno, affettati, formaggio di capra, fagioli, salsiccia alla brace, vino di casa, caffè in moca alla brace e biscotti secchi sezzesi.



All'inizio la famiglia che gestisce il posto sta in disparte, ma dopo un po' siamo tutti meno tesi e allora facciamo una bella chiacchierata, ci raccontano della loro vita, della zona, delle feste locali, di cavalli ed escursioni, di boschi, cielo e stelle. Finiamo tardi, usciamo un po' stanchi, ma davvero rilassati e pieni di belle storie.

Domenica
Ore 9 - breakfast
Questa volta facciamo colazione nella saletta, dopo la pioggia del giorno prima l'autunno si è fatto sentire forte e chiaro, fuori ormai è troppo umido e freddo.


Ore 10 - passeggiata nel parco dell'hotel


Da un lato l'hotel è costeggiato dal fiume Cavata, che è diventato l'habitat naturale per tanti uccelli e nutrie.



È molto bello passeggiare presto la mattina lungo il fiume apprezzando il meraviglioso silenzio, il profumo delle foglie cadute, la rugiada sull'erba, pesciolini rossi nella vasca della fontanella, i Monti Lepini che spuntano tra le nuvole, il sole che cerca di passare attraverso l'aria densa appesantita dall'umidità.




L'erba è ancora verdissima, ma sugli alberi già cominciano a farsi vedere sempre più foglie gialle e rosse. In un punto ci sono delle canoe poggiate sulla terra con il fondo in su che ricordano dell'estate appena finita.


Tutto è immobile. Solo i cavalli si muovono quando ci avviciniamo, vogliono essere accarezzati.


Come alternativa alla semplice passeggiata si può praticare del trekking nei vicini Monti Lepini, le escursioni a cavallo e il rafting in canoa e catamarano sul fiume Cavata.Tutto questo si può organizzare tramite Foro Appio Mansio Hotel. 

Ore 11.30 - partenza
Ed ecco che è già arrivato il momento di partire, troppo veloce. Prima di tornare a Roma decidiamo di passare al mare, è qui vicino ed il tempo sembra clemente. La scelta di località è davvero ampia, da Nettuno, Anzio e Torre Astura a Marina di Latina, Sabaudia, Circeo. Un aperitivo e un saluto al mare che ora forse è più bello che d'estate: non c'è quasi nessuno sulla spiaggia, si può godere il sole, il rumore delle onde, il volo di gabbiani e respirare profondamente l'aria salmastra.


Ore 13 - ritorno a Roma
A quest'ora di domenica ci mettiamo circa 45 minuti, non di più. Torno a casa con tantissimi ricordi ed emozioni, era da tanto che non riposavo così bene, mi sento stanca ma allo stesso tempo piena di energie, un po' malinconica perché il weekend è finito ma determinata ad affrontare la nuova settimana piena di impegni. E poi voglio assolutamente tornare al Foro Appio e da quelle parti perché ci sono ancora tante cose da vedere.






Fotografie - Antonio De Paolis

Foro Appio Mansio Hotel - Quattro Stelle Lusso
Via Appia Est, 6 - Borgo Faiti km 72,800
04010 Latina
tel +39 0773 877434 - 874509
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