giovedì 31 maggio 2018

G-Rough Hotel

A volte quando passeggio per Roma, mi sembra di trovarmi in una cartolina. Una bellissima cartolina da favola. Tanto è bella questa città. Ma proprio perché c'è tanta, troppa bellezza qui, letteralmente ad ogni angolo, diventa quasi d'obbligo vivendo a Roma sviluppare la capacità di non abituarsi a tutta questa bellezza, saper ammirarla ancora e ancora, come se la vedessi per la prima volta, che in realtà con il tempo e l'abitudine diventa un compito difficile. Proprio a questo stavo pensando mentre guardavo la famosa statua di Pasquino sulla piazza omonima nascosta subito dietro piazza Navona, poco prima della mia visita a l'hotel Rome G-Rough, situato proprio davanti a questa statua. Un posto unico per un hotel, meglio di così è difficile trovarne. Proprio dentro la Roma della mia cartolina.





Di questo albergo ho già sentito e letto più di una volta, visitato il suo famoso G-bar. Inevitabilmente prima o poi dovevo studiarlo più da vicino. Ed ecco che l'ho fatto, finalmente!



L'hotel G-Rough non somiglia a nessun altro e sorprende subito, appena entri, perchè finisci subito nel bar, e non nella hall come capita di solito negli alberghi. Al bancone mi incontra Stefano che risponde gentilmente a tutte le mie domande e mi mostra l'hotel.




Stefano: voi siete entrati dal bar, è la nostra entrata, qui accogliamo i nostri clienti, offriamo da bere al loro arrivo, spieghiamo il nostro concept e facciamo tutta la procedura di check in. Non abbiamo la reception classica. É buffo perché succede che chi cerca il bar trova l’hotel e chi cerca l’hotel trova il bar! La sera c’è anche il barman. Il posto è aperto anche al pubblico esterno, per l’aperitivo, i drink, etc, fino a mezzanotte. 







La prima cosa che noti quando entri è il design e lo stile particolare, inconfondibile. Chi si è occupato del design dell'hotel?
La proprietà (Gabriele Salini – nda) è stata coinvolta direttamente nella scelta stilistica essendo amante del design, ovviamente supportato da un architetto e da altre persone con cui abbiamo collaborato per la ricerca dei pezzi di arredamento e quant’altro. 

Il design è uno dei concetti base di tutta questa idea, tutti i pezzi che vedete qui al bar e nelle camere sono pezzi del design italiano che va dagli anni 30 ai 70 del secolo scorso (Gió Ponti, Iko Parisi, Paolo Venini, Osvaldo Borsani, Guglielmo Ulrich) e una collezione di opere di giovani artisti locali, tra l’altro le suite hanno i nomi dei designer e degli artisti italiani, non i numeri. 


Quando è stato aperto?
Tre anni fa, a fine marzo 2015. Per la pre-apertura la proprietà ha fatto un grande demolition party. Con DJ ad ogni piano, erano stati invitati molti artisti. È stato molto divertente.

Quante camere ci sono?
Ci sono 10 suite su 5 piani, l'hotel occupa tutta la palazzina, 2 suite su ogni piano, 5 suite che affacciano sulla piazza e 5 suite sul cortile interno, ovviamente sono di categorie diverse. Ogni suite è diversa: l'arredamento, i colori, il pavimento, il soffitto, i muri, tutto diverso. Prenotando si può anche fare la richiesta per una camera specifica, ovviamente cerchiamo di soddisfare le richieste in base alla disponibilità. Ma comunque tutte le camere sono davvero molto belle. Spesso ai clienti di ritorno proponiamo le stesse suite sui piani diversi, per provare qualcos’altro.

Ora vi mostrerò alcune delle nostre camere che hanno la grandezza vicina a quella di un appartamento.

E qui cominciamo il nostro giro. Subito nel back-office scopriamo una fontanella originale, nascosta, bellissima!


Stefano: inizialmente era uno dei cortili interni, c’è ancora un tombino originale.

Proseguiamo e arriviamo alla sala per la colazione.


Stefano: qusta è la sala per la colazione che però è fruibile durante tutto il giorno. Cerchiamo di trasportare un po’ il concept di casa, di accontentare il cliente in tutti i modi. Abbiamo un orario abbastanza flessibile per la colazione. C’è la pasticceria, torte e dolci che vengono preparati ogni mattina. Si cerca di seguire tutto ciò che è biologico e al passo con i tempi.

E per la cena, c’è anche il room-service?
Abbiamo degli snack ovviamente, e per il resto c’è solo l’imbarazzo della scelta qui intorno. Cerchiamo di supportare anche in questo i nostri ospiti e di consigliare dei posti autentici di ottima qualità. Nelle camere ci sono le nostre piccole guide con gli indirizzi di Roma scelti da noi, gli owner’s tips, i consigli del proprietario. É una selezione di posti come ristoranti, bar in zona, autentici, non turistici. Il cliente una volta arrivato può già consultare questa guida. Poi ovviamente può rivolgersi a noi per eventuali consigli o prenotazioni.


A questo punto arriviamo alla prima suite che si affaccia sul cortile interno, sul terzo piano, si chiama Joe.

Stefano: come vedete in questo caso il colore delle pareti è quello originale, come era a suo tempo, è stato riportato così, in stile “rough”, grezzo, che poi è stato ripreso anche nel nome G-rough.




A proposito, perchè questo nome?
Come dicevo “rough” sta per grezzo, lo stile scelto da noi, lo rispecchia. G per il nome del proprietario, Gabriele. E poi G-Rough crea una certa assonanza con l’animale, giraffa. E la nostra palazzina, stretta e lunga, potrebbe richiamare il collo di una giraffa.


Si sa qualcosa sulla storia di questo palazzo? Quando è stato costruito?
Nel XVII secolo e come tutti i palazzi romani hanno storie più che lunghe, quindi si potrebbe raccontare sicuramente tantissimi cose, ma magari un'altra volta.

Come vedete ci sono il tipico soffitto romano, il pavimento, le finestre e le persiane, tutto originale. Ogni camera ha un colore originale diverso che poi è stato riportato. I pezzi di arredamento sono diversi in ogni camera, tutto del design made in Italy. Così ogni camera diventa unica, vintage ma anche contemporanea.






Non trascuriamo nessun piccolo dettaglio, ad esempio per i letti usiamo un tessile particolare, il lino italiano, che viene molto apprezzato. Gli accessori da bagno sono tutte confezionate in delle belle scatole che non lasciano indifferenti. Insomma, tutto è stato scelto ad hoc, nulla lasciato al caso.



Sono i dettagli che fanno la differenza, giusto?!
Assolutamente, i dettagli sono quelle cose che saltano all’occhio e diventano decisivi!

Proseguiamo e arriviamo alla Pasquino Suite, una di quelle che si affacciano su piazza di Pasquino.







É davvero strepitosa! Si vede anche la cupola di Sant’Agnese in Agone dalla finestra!
Si, esatto! Quelle dell’ultimo piano hanno anche una terrazza e balcone.



E questo?! (indico un disegno sul muro – nda + foto)
Come vedete queste sono alcune sorprese che abbiamo ritrovato noi una volta portato all’originale.



Posso chiedere le vostre tariffe, più o meno?
Le tariffe dipendono da tanti fattori ovviamente. Come tariffa media siamo sui 500-600 euro, parliamo della suite standard, fino ai 700 per una Pascquino suite.

L'hotel non appartiene a nessuna catena di alberghi?
Esatto, la proprietà è diretta, semplicemente facciamo parte di una collezione di design hotel sparsi in giro in tutto il mondo.





E che cosa vi distingue dagli altri hotel?
Cerchiamo sempre di creare un ambiente, un concept un po’ più familiare. Il rapporto con il cliente è più o meno diretto e possiamo dire che i nostri ospiti apprezzano questo approccio, forse un po’ meno formale. Avendo un confronto quotidiano con i nostri ospiti posso dire che il pensiero comune è che stanno cambiando un po’ l’idea su dove soggiornare. Ovviamente i servizi devono essere di un certo tipo, da hotel, ma si può fare magari qualcosa più personale, più da casa. Noi riceviamo le persone che magari vengono qui per la location, diciamo la verità la posizione è la migliore in città, non c’è di meglio per visitare Roma, e poi la gente scopre anche il design di questo luogo ed i suoi piccoli segreti.

La cosa che trovo particolare è che la struttura è direttamente collegata con la città essendo la proprietà romana da 7 generazioni e conoscendo molto bene anche la zona, è direttamente coinvolta e penso che questa cosa si noti anche da chi viene a soggiornare qui.

Prima di salutarci visitiamo ancora una suite che si affaccia sulla piazza.





Chi sono i vostri ospiti maggiormente?
Come nazione i primi in assoluto sono gli americani. Il successo di un hotel si può intuire anche dalla quantità di clienti che ritornano. Noi ne abbiamo un po’, alcuni di loro ci consigliano anche ai loro amici. Lo stay medio è di 2-3 notti anche se riceviamo persone che soggiornano per 1 notte. Riceviamo anche spesso e volentieri le famiglie o gruppi di amici, anche perché abbiamo occasione di unire le due suite dello stesso piano creando l’appartamento unico di circa 120 metri quadri. E poi quelli che vengono a Roma per il viaggio di nozze o la gente interessata al design. La maggior parte vengono per trovare qualcosa di diverso dal classico. Penso che lo trovino e credo che sia qualcosa di positivo per loro. Cerchiamo di dare un’esperienza a tutto tondo partendo dalle camere che rispecchiano un po’ quello che poteva essere vivere a Roma nel passato, lo stile di vita romano.



Sta a noi poi di unire la bellezza delle camere al servizio offerto al cliente. Cerchiamo di essere più o meno utili all’ospite anche al di fuori dall’hotel, anche perché Roma è una città abbastanza caotica e dispersiva. Offriamo anche dei servizi esterni come ad esempio Unconventional Tour che può includere una visita al Colosseo o qualche museo, ma anche aggiungere esperienze come visitare un palazzo storico non accessibile a tutti o presentare i quartieri meno battuti oppure organizzare un incontro con gli artigiani.


Fotografie - Antonio De Paolis

Piazza di Pasquino, 69
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