La boutique Alessandra Giannetti in piazza Capranica in pieno centro di Roma non si può non
notare. Ha una bella vetrina davanti alla quale mi fermo sempre. Elegante ed essenziale,
che mette in primo piano i capi, anche essi essenziali, con un leggero tocco
orientale, con il carattere sofisticato e deciso. La collezione all’interno
della boutique, così bella e diversa da quello che vedi nella maggior parte dei
negozi, non poteva non suscitare il mio interesse per la stilista. Così è nata questa intervista con
Alessandra Giannetti.
Alessandra, mi
racconti del Suo lavoro e del Suo brand.
La mia
formazione iniziale non è strettamente legata alla moda come generalmente si
intende, dopo essermi laureata ho vissuto a Londra e a Tokyo dove probabilmente
è maturata la mia idea di stile che unisce la curiosità per la tradizione con
la cultura metropolitana contemporanea. Il marchio è nato nel 2001 insieme a
Fabio Gasparri, architetto e artista.
Oggi il brand ha scelto come location per il suo monomarca il centro di
Roma, vero crocevia di clienti italiani e stranieri.
Lo stile del mio
brand si può definire con le parole contemporaneo, trasformabile, essenziale ma
anche elegante. Gioco con le geometrie ed i volumi, a volte definiti e
scultorei, a volte morbidi e avvolgenti.
Parlando in
particolare della collezione primavera-estate 2013 ho percorso la sottile linea
di separazione tra maschile e femminile. Linea che distingue e allo stesso
tempo mette in contatto questi due mondi diversi creando un equilibrio mobile
tra perfezione e imperfezione, rigore e libertà, purezza formale e geometrie
plastiche. Queste combinazioni hanno prodotto effetti di inattesa sensualità,
di imprevista femminilità e allo stesso tempo di essenzialità formale più
tipica del guardaroba maschile.
Come si crea
un capo? Da che cosa si parte, da un'idea, una storia, un'emozione?
E' molto
difficile fare una sintesi del processo creativo che porta ad una collezione...
sicuramente non mi ispiro mai al passato o ad un'idea già confezionata... una
collezione può partire da un dettaglio tecnico, cioè la curiosità di
sperimentare un nuovo taglio o una nuova forma o può partire da un'immagine, un
pensiero estemporaneo, qualcosa che si incontra e che lascia un segno e si
trasforma in un guizzo, che è la scintilla di partenza. Poi dalla scintilla al
prodotto finito c'è una lunga traversata fatta di compromessi tecnici, di
impedimenti, di tutta una serie di infinite necessità da risolvere che, se
ascolto con serenità, mi aiutano, paradossalmente, nel lavoro... La frase che
mi accompagna sempre è "di necessità virtù".
Dovendo
scegliere un solo capo di Alessandra Giannetti, quale mi consiglierebbe?
Ovviamente
l'abito\gonna hakama! E' una gonna che può essere indossata anche come abito,
non ha taglia ed è il pezzo più versatile della collezione. Si può indossare in
tanti modi e in molte occasioni e piegato occupa pochissimo spazio in valigia.
Pensa di rafforzare
l’immagine del Suo brand proponendo in futuro qualche prodotto particolare?
Adoro i
profumi e mi piacerebbe un giorno farne uno.
Secondo Lei
esiste un modo di vestire che distingue i romani dagli altri?
I romani hanno
buon gusto nel vestirsi, sono eleganti senza essere mai "ingessati"
nei loro abiti, riescono ad essere chic con poco.
Il Suo legame
con Roma? Che cosa ama particolarmente di questa città? E che cosa non ama e
vorrebbe cambiare?
Amo molto la
dimensione delle metropoli in genere, mi da energia, vitalità, mi stimola la
curiosità ma non dimentico mai che esiste il mare, dove sono nata, non ne posso
fare a meno. Amo Roma come altre città dove ho vissuto, di ognuna prendo la
bellezza ed egoisticamente lascio quello che non mi piace... forse è più
difficile farlo a Roma perchè ci vivo ormai da moltissimi anni. A Roma non
perdono il fatto di essere caotica, di non rispettare troppo le regole, se così
non fosse sarebbe una città perfetta: solare, bella, creativa, amichevole e
"gustosa".
Secondo Lei
esiste un Roman lifestyle, stile di vita alla romana? Se sì, come lo
descriverebbe, in che cosa consiste?
Roma rispetto ad
altre capitali europee è più "easy", a differenza di quanto si pensi
a Roma si lavora e ci si impegna tantissimo ma non è prioritario mostrarlo. A Roma non si prende mai e poi mai l'agenda davanti ad un amico che ti chiede
se sei libero per incontrarlo!
Qualche Suo
posto preferito a Roma?
Mi piacciono i
parchi di Roma, in particolare Villa Borghese, è un'oasi in mezzo alla città, a volte faccio una
deviazione solo per il gusto di passarci in mezzo.
boutique Alessandra
Giannetti
Piazza
Capranica, 94 (Pantheon)