Ho sempre pensato che per lanciare e gestire una attività di successo, ci
vuole una forte personalità e del carisma. Quando ho conosciuto Tiziana Russo, ideatrice e titolare della boutique ZouZou, sono rimasta ancora più convinta di
questa mia idea iniziale. Perché Tiziana è proprio così, carismatica, con le
idee chiare, forte e dolce allo stesso tempo. Ovviamente una donna così non
poteva non suscitare la mia curiosità. Così è nata questa intervista.
Innanzitutto perchè il nome ZouZou?
ZouZou è un film, del 1934 con Josephine
Baker e Jean Gabin. Ci siamo ispirate a lei che è stata la prima ad usare costumi particolari, le piume, etc. Partendo dal burlesque
cercavamo una figura dal passato che potesse rappresentare questa idea, e Josephine
ci è sembrata fantastica, come donna, come personaggio. Era avanti e ancora
oggi fa un certo effetto vederla.
Mi racconti della Sua boutique. Quando e come è nata l'idea di crearla?
Tutto è iniziato nel 2006, l’idea nata per
caso, da un week end che ho fatto a Berlino dove sotto l’albergo in cui alloggiavo c’era un sex shop dove passavano tantissime donne. Incuriosita sono
entrata, comprato dei regalini, dei gadget per le mie amiche, non ero mai stata in un sexy shop prima di allora... poi però mi si è aperto un mondo! All’epoca io e mia cugina Alessandra avevamo l’idea di fare
qualcosa insieme a Roma. Così quando sono tornata, con tutto l’entusiasmo le ho
raccontato di questo negozio. Lei ricordava di aver visto cose simili
anche a Londra. Siccome tutte e due volevamo fare qualcosa di diverso, ci siamo
dette “Perché non lo facciamo?”. E così abbiamo deciso di far partire questa
idea. Prima di aprire abbiamo fatto una lunga preparazione, abbiamo viaggiato a
Londra, a Parigi per prendere ispirazione, abbiamo fatto tantissima ricerca in Internet,
ho contattato moltissimi brand e stampa e infine la boutique è stata aperta e
lanciata a gennaio 2007.
Come può definire e descrivere ZouZou?
E’ una boutique erotica di lusso. Di lusso
perché fin dall’inizio abbiamo cercato di offrire alle donne non solo gli
oggetti ma anche il lato estetico. E poi perché nel mercato dell’erotismo,
dei sex toys c'è di tutto. Ci sono tanti prodotti cheap che si possono comprare on-line o nei soliti sex shop. Volevamo distinguerci e
creare un posto pensando al pubblico femminile dove c’è una selezione di cose
raffinate, eleganti, anche costose, partendo dalla lingerie, francese che è più
romantica, inglese più audace, dai gioielli erotici di Betony Vernon. Proprio per
differenziarci dai sex shop. Perché noi non siamo un sex shop, siamo tutta un’altra
cosa. Nel nostro spazio si celebra l’erotismo, si cerca di educare. Ci sono
tante donne che si avvicinano a questo mondo perché incuriosite e anche desiderose di avere
delle indicazioni, di provare a giocare, di mettersi alla prova. Prima magari
non lo facevano perché non c’erano dei posti dedicati a questo. Il nostro
pubblico è trasversale. Qui può arrivare una ragazza giovane, acerba,
semplicemente spinta dalla curiosità perché ha letto di noi sul giornale o ne
ha sentito parlare dalla sua amica. Ma poi ci sono anche tante signore di età
più matura, dai 40 ai 50 anni, consapevoli di loro stesse, bellissime, hanno più potere d’acquisto e investono su loro stesse. La maggior parte di loro vengono
qui perché partono dal desiderio di piacere a se stesse, di conoscere il
proprio corpo e il proprio piacere. Se poi vengono qui anche per compiacere i
loro uomini, perché no, non lo vedo assolutamente come un problema.
La nostra piccola funzione educativa è quella
di sfatare alcuni tabù, alcuni stereotipi, sulla sessualità soprattutto quella
femminile che sempre stata temuta, negata. ZouZou promuove la femminilità, a
360 gradi, la femminilità è un potere che le donne hanno e non va assolutamente rinnegata! Nella nostra società spesso noi donne dobbiamo mettere i guantoni per affrontare il quotidiano e ci dimentichiamo di curare la nostra parte più femminile che al contrario di quanto si potrebbe pensare può venire in nostro aiuto in molte occasioni. Vogliamo aiutare a riscoprire questo lato, rivalutarlo e dargli la giusta
importanza. Perché così saremo più forti, più in armonia con noi stesse e con
gli altri. Essere femminile e dolce non è una debolezza, ma un grande
potenziale. Lo dobbiamo capire.
Mi racconti delle vostre iniziative, serate? Dove si possono trovare delle
informazioni?
Siamo molto tecnologiche, perciò ci si può
trovare su FB, Twitter, Foursquare, Blogspot e naturalmente sul nostro sito.
La nostra pagina FB, tra l’altro è esclusivamente al femminile, è la più completa
dal punto di vista di informazioni che riguardano gli eventi da ZouZou.
Come le dicevo prima la nostra l’idea era di
creare una boutique ma anche uno spazio dove poter fare anche altre cose. Così
sono nate le serate al femminile, Les Zouzettes, create insieme con
Chiara Moro. Siamo un piccolo gruppo di donne. Quest’anno collaboriamo con la
sessuologa Maria Claudia Biscione. Parliamo di vari temi. La prima serata è
stata dedicata al bacio, è stata molto divertente. Abbiamo preso un attore che
ha fatto ricreare dei baci cinematografici più famosi. Abbiamo parlato della
cucina con Alessandro Borghese. Abbiamo parlato dell’astrologia con Antonio
Capitani. A volte trattiamo i temi più forti.
Come vede gli uomini ci sono nelle nostre serate ma più come relatori. Tendiamo a non mescolare uomini e donne perché con la presenza maschile si perde quella complicità tipica delle nostre serate. Quando ci sono solo le donne c’è la voglia di condividere, la voglia di sapere, di scambiarsi le informazioni. Si crea l’atmosfera tra amiche che non hanno problemi a parlare di sesso, di piacere. Anche se ci piacerebbe fare le serate solo per gli uomini, è la nostra sfida per l’anno prossimo, o per le coppie..
Come vede gli uomini ci sono nelle nostre serate ma più come relatori. Tendiamo a non mescolare uomini e donne perché con la presenza maschile si perde quella complicità tipica delle nostre serate. Quando ci sono solo le donne c’è la voglia di condividere, la voglia di sapere, di scambiarsi le informazioni. Si crea l’atmosfera tra amiche che non hanno problemi a parlare di sesso, di piacere. Anche se ci piacerebbe fare le serate solo per gli uomini, è la nostra sfida per l’anno prossimo, o per le coppie..
Poi abbiamo ZouZou à la carte, è una cosa
nuova, solo per le donne, ispirata a quella che esiste già all’estero. L’idea è
proporre un servizio alle donne che non hanno coraggio o tempo di venire qua, e
allora si organizza un aperitivo o un tè a casa con le amiche del cuore, dove va
la nostra rappresentante che informa sulle novità in campo erotico, insegna
qualche trucco di seduzione e propone il menu ideale attraverso i nostri
prodotti dalle creme, alla lingerie, alle candele, ai sex toys. Il piacere si
impara e si può migliorare. Sono contraria dell’idea che “o ce l’hai, o no”.
Le donne che si avvicinano al mondo ZouZou
condividono il nostro spirito, giocoso e ironico, da noi c’è il volersi divertire,
non prendere il sesso come una cosa troppo seria, prenderlo con la giusta
leggerezza e allegria. Se lo vedi così, allora ti viene poi la voglia di
esplorare, di giocare. E questo secondo noi è la cosa fondamentale.
Le nostre iniziative principalmente sono per
le donne, ma la boutique è aperta naturalmente anche agli uomini. Anzi
ultimamente vedo tanti uomini avvicinarsi a questo mondo. Molti di loro
hanno davvero un gusto raffinato. E questo mi fa tantissimo piacere.
Tra gli eventi aperti anche agli uomini ci
sono, ad esempio, le presentazioni di libri. A proposito, il 23 maggio
presenteremo il libro di Fabrizio Quattrini “Non smettere di giocare”, ci sarà
l’autore e una giornalista. L’ingresso è libero, senza prenotazione.
Che cosa significa ZouZou per Lei personalmente?
Dico sempre che ho avuto due vite, una pre e
l’altra dopo ZouZou. Con ZouZou ho scoperto il mio essere donna, e questo
momento è coinciso con la mia crescita, maturità, sicurezza, evoluzione
personale. Tutto questo mi ha portato qui. Mi piace incontrare altre donne, mi
piace quando mi chiedono dei consigli, essere un punto di riferimento, non solo
per le donne, ma anche per gli uomini.
Il Suo legame con Roma? Potrebbe vivere lontano da Roma? Che cosa ama
particolarmente di questa città e della sua gente?
Sono nata e cresciuta a Roma, anche se ho
spirito un po’ avventuriero, e quindi mi piace girare, conoscere, viaggiare,
scoprire nuove cose, e questo sicuramente mi ha portato fino a ZouZou.
Quando ero più giovane ho vissuto un anno a
Londra, dove ho studiato e lavorato. Poi sono rientrata. Ho sempre viaggiato molto. Diciamo che Roma la
sento molto la mia città. Mi piace tantissimo, non la scambierei con
nessun’altra città italiana. Tante volte mi sveglio la mattina e mi sento molto fortunata di vivere a Roma. Certo, potrebbe
essere mille volte più splendente e accogliente, però ha il suo fascino e mi
sento molto legata alla mia città. Detto questo non significa che non andrei a
vivere a Parigi, Londra o New York. Insomma, non mi spaventerebbe l’idea.
Secondo Lei esiste un Roman lifestyle, stile di vita alla romana? Se sì,
come lo descriverebbe, in che cosa consiste?
Vita mondana, notturna sicuramente distingue molto Roma. Soprattutto d’estate, la gente esce, si incontra, fa aperitivo in
un locale, poi si sposta in un altro… Però è il lato che non mi interessa
particolarmente, sono una persona abbastanza riservata, evito i posti alla
moda. Diciamo l’apparente non mi interessa.
Mi piace uscire, passeggiare la sera, fare una
chiacchierata con l’amica, bere
qualcosa. Cose semplici in una cornice fantastica come Roma!
Qualche Suo indirizzo o posto preferito a Roma,?
Dedicando tutto il mio tempo a ZouZou
durante la giornata, mi muovo molto qua nella zona. In questa stagione mi piace Campo dè Fiori, magari prendere la pizza da Roscioli, e
mangiarla fuori, al sole, facendo una passeggiata. Mi piace molto il ristorante
433 qui in via del Governo Vecchio. Per una focaccia romana doc consiglio lo Zozzone, sempre qui vicinissimo, dove farciscono la focaccia bianca con qualsiasi cosa, dalla mortadella alle verdure. Buonissima!!
Altri miei due indirizzi preferiti sono Douze,
il negozio di vintage, e Leopardi Hairdressing, il mio parrucchiere.