Il tatuaggio accompagna l'uomo praticamente da
sempre, le motivazioni e gli usi sono vari, che sia per mostrare l'appartenenza
ad un gruppo, o come segno di un passaggio nelle varie fasi di vita di un
individuo, o ancora come status sociale, ed infine in epoche più recenti come
ornamento puramente estetico. Mi ha sempre affascinato il lato artistico o
meglio la grafica utilizzata per realizzare i tatuaggi, indipendentemente dalle
dimensioni o dall'uso o meno dei colori, in assoluto mi piacciono quelli
puramente geometrici come i tribali.
Ultimamente mi sono trovato a passare spesso
davanti ad uno studio di tatuaggi lo Yama Tattoo in Via Urbana 62, ed ogni
volta la curiosità faceva capolino, per questo mi sono deciso ad entrare ed
accordarmi per fare uno shooting da loro. Così il giorno prescelto ero dietro
la tenda che separa la zona di lavoro dal negozio.
Qualche scatto per cercare
il giusto feeling con quello che stavo fotografando trovando le inquadrature
giuste, quelle che secondo me meglio avrebbero reso l'atmosfera del momento, un
momento creativo ma particolarissimo proprio perché il tutto avveniva sulla
pelle di una terza persona. Due ore passate con i due tatuatori,
"Welt" e "Scissor", nomi enigmatici che celano due
"artisti" molto bravi, capaci appunto di dare forma al disegno, anzi
i disegni visto che erano due i lettini usati per due clienti. Uno per un
complesso disegno che comprendeva tutta la schiena, con degli effetti molto
belli, direi quasi tridimensionali, che richiedono tempo e precisione, l'altro
molto più piccolo su un braccio e con uno stile totalmente diverso e colorato,
ma non per questo meno bello. Due ore dicevo accompagnate ovviamente da musica
metal, che seppure non sia la mia preferita era ottima come sottofondo in quel
contesto.
Alla fine sono uscito soddisfatto di aver
colto in alcune foto l'essenza un po mistica del tatuaggio, il suo fascino che
però non è tale da convincermi a ricevere sulla mia pelle uno di questi piccoli
capolavori.
Testo e foto Antonio De Paolis