Sabato scorso a Roma pioveva, come del resto accade in questi ultimi giorni. Una pioggia fredda, interminabile, fastidiosa. Confesso di non
amare gli inverni romani proprio per colpa di queste piogge, che ti penetrano
nelle ossa. Meglio l’inverno russo, con tanto di neve e gelo. Invece quando
piove così, a dirotto, preferisco stare a casa, sotto un plaid bevendo il tè
caldissimo.
Però sabato scorso non potevo non uscire. Perché alla "Casa dei
Teatri" che si trova a Villa Doria Pamphilj, che merita tra l’altro un racconto
a sé, era previsto un evento dedicato a Irène Nemirovsky, la scrittrice
francese.
Di lei so poco: di origine ukraino-ebraiche, era emigrata
giovanissima in Francia subito dopo la rivoluzione con tutta la sua famiglia,
tragicamente scomparsa ad Auschwitz prima di compiere 40 anni. È divenuta
famosa molto più tardi, quando nel 2004 è stato pubblicato il suo romanzo "Suite
francese". Proprio questo, il fatto di sapere così poco di lei, mi ha spinto ad assistere a questo evento.
La passeggiata sotto la pioggia ne è valsa la pena. L’evento
con il reading e gli interventi è stato interessantissimo. Sono stati letti
degli estratti da alcune opere della scrittrice ed è stato presentato (dalla
bravissima Federica Bern) un estratto dallo spettacolo "Sonata per ragazza sola"
dedicato proprio a Irène Nemirovsky. Lo spettacolo andrà in scena a Roma in Teatro
Casa delle Culture dal 24 gennaio al 3 febbraio.
Silvia Giuliano |
Ma a parte questo evento alla Casa dei Teatri mi aspettava
un’altra piacevole sorpresa: la mostra "Anton
Cechov in scena" dedicata al grande drammaturgo russo e alle messinscena delle
sue pièce in vari teatri negli anni. Già solo l’allestimento della mostra merita un applauso. Sembra di
essere finiti in scena tra le scenografie degli spettacoli “Tre sorelle”, “Il
giardino di ciliege”, “Il gabbiano”, “Zio Vania”. I materiali raccolti e
presentati sono anche di grande valore e interesse. Sono stata particolarmente
toccata dalle fotografie con leggendari attori russi di varie epoche
interpreti dei personaggi di Cechov. Mentre guardi sulle foto con Stanislavskij,
Neelova, Basilashvili, Lavrov, Kaliaghin, Gaft, Churikova vedi tutta la storia
del teatro russo.
La mostra rimane aperta fino al 27 gennaio.