Se non sapete
che cosa fare venerdì sera vi consiglio S.T. Foto Libreria Galleria. È
difficile definire questo posto in una sola parola. Non è una semplice libreria
o galleria o bar. È tutto insieme ed è proprio questo che lo distingue da gli altri posti. Ho
preso nota di questo indirizzo subito, dalla prima volta che ci sono passata,
nell’autunno scorso, per una serata di vernissage invitata da un amico
fotografo. Mi è piaciuto subito questo posto: la sua atmosfera familiare che fa
sentire come a casa di amici, il suo piccolo angolo-bar, la sua
collezione di vecchi libri che parlano di storia, viaggi, architettura, le sue
fotografie, quasi tutte in bianco-nero, sparse dappertutto, poggiati sulle
mensole, appese ai muri, raccolte nelle scatole, sistemate in pile. Mi ricordo
che quella sera di vernissage c’era troppa gente, così mi sono ripromessa di
tornarci, magari in una serata più tranquilla. Tanto c’era anche la scusa: ogni
venerdì sera qui organizzano gli aperitivi Bukowski’s nights.
Così ci sono tornata
un venerdì sera ed ho scoperto che anche questa idea è stata realizzata con
grande stile. La luce soft, diffusa negli angoli della sala, le candele accese,
la musica jazz in sottofondo. La gente che parla piano. Una scelta azzeccata di
vini e stuzzichini. Insomma niente di troppo o di irritante. Esattamente quello
che ci vuole. Un’atmosfera perfetta per una serata d’inverno quando vuoi
scaldarti e rilassarti dopo una settimana intensa. Sorseggiando il vino rosso
senti come piano-piano si smussano tutti i pensieri spigolosi e come pesanti
riflessioni si trasformano in leggere nuvolette. Ti senti rilassato,
calmo, in pace con te stesso.
Non a caso gli
organizzatori di queste serata hanno scelto come epigrafe la frase di
Charles Bukowski:
Quando sei felice bevi per festeggiare.
Quando sei triste bevi per dimenticare.
Quando non hai nulla per essere triste o essere felice, bevi per far accadere qualcosa...
L’ultima cosa. Da
S.T. Foto Libreria Galleria quasi sempre c’è qualche mostra. Ad esempio, in
questi giorni (fino al 16 febbraio) ci sono le fotografie e i vari
documenti dagli archivi del famoso giornalista Erich Kusch “Da Roma al Polo
Sud”, dedicati alla spedizione al Polo Sud nel 1961.