Amo ripetere che Roma è una scoperta continua, anche per
quelli che ci abitano. Ogni passeggiata in questa città è un piccolo viaggio
durante il quale scopri l’eterno e il nuovo. L’eterno sorprende e ti chiedi
come potevi non notarlo prima o non conoscerlo. Il nuovo porta gioia e fa
venire la voglia di condividerlo con gli altri. Tutte queste scoperte caricano
di energia creativa e regalano emozioni positive perché la città c’era e c’è
ancora, nonostante tutto.
Ad esempio, questa settimana ho avuto il piacere di
conoscere il nuovo posto interessante – la galleria d’arte 28 Piazza di Pietra.
Come quasi sempre, per puro caso, durante un aperitivo con gli amici. Prima al numero 28 della Piazza c'era un magazzino di fiori, ora lo spazio è stato trasformato in un angolo d’arte in una delle piazze più
belle di Roma, di cui tra l’altro ho già scritto in questo post.
Appena entrata lo spazio mi è subito piaciuto. Una sala non molto grande, illuminata da una luce brillante come se fosse
prolungamento del sole al di fuori, linee pulite, solo le cose essenziali.
Una scala che porta giù nella seconda sala che conserva e dimostra volutamente
un pezzo di antiche mura (questo accade solo a Roma!).
In questi giorni qui è presentata la mostra fotografica Single Saudi Women. L’autrice è una
giovane fotografa dell'Arabia Saudita Wasma Mansour, trasferita nel 2007 in Gran
Bretagna. Le sue fotografie sono dei colori forti sullo sfondo bianco. I visi non
si vedono. Ma si vedono tanti oggetti che raccontano della vita quotidiana delle
donne. La vita delle donne mediorientali nel contesto occidentale. Un tema
interessante per la prima mostra in questa nuova galleria che promette non solo di presentare l’arte contemporanea ma anche diventare un luogo per eventi
culturali.
La mostra Single
Saudi Women rimarrà aperta fino al 15 febbraio.