giovedì 27 novembre 2014

Serata One B-wire per Movember

Prima che finisca il mese di novembre devo assolutamente parlare di Movember! Un movimento nato qualche anno fa per sensibilizzare l'attenzione pubblica sulla salute maschile e per fare una raccolta fondi per le ricerche e le cure contro il tumore alla prostata e ai testicoli. Ogni anno durante il mese di novembre si organizzano varie iniziative sotto l'egida di Movember. Questa volta un motivo in più per ricordarlo è stata una serata organizzata nella Vineria del Porto a Fiumicino dalla designer Claudia Arlati, fondatrice del brand One B-wire che per questa occasione ha creato dellle T-shirt da uomo e da donna. Tutto il ricavato delle vendite verrà versato direttamente a Movember (questo è il link: http://ex.movember.com/it/mospace/9750013) che a sua volta indirizzerà i soldi per le varie esigenze. 



Mi è sembrata un'ottima causa per acquistare una di queste magliette, molto carine che ho già sfoggiato vanitosamente su alcuni miei profili social.


E poi ho approfittato di questa occasione per parlare con Claudia per scoprire di più, del suo marchio e di questa sua passione e iniziativa.

Claudia, raccontami del tuo brand: come è nato?
In realtà lavoro nella moda da 18 anni, ora come consulente-stilista freelance per diverse aziende, italiane e straniere, tra cui anche Armani (disegno la linea sportiva EA7). Ho molta esperienza con i marchi sportivi, ho lavorato anche per Adidas.

Ho deciso di fare una mia linea perché volevo fare qualcosa di diverso da quello che faccio per i miei clienti. Mi piace molto disegnare le linee uomo, per cui la mia linea è nata principalmente come collezione uomo. In realtà tutto è cominciato quando ho conosciuto Gabriele Rubini, conosciuto come il famoso chef Rubio. Lui incarna proprio l'uomo che voglio vestire, è un viaggiatore, un uomo sportivo e molto creativo. Una vera ispirazione per me!

Comunque dalla prossima stagione ci sarà anche la collezione donna, le mie amiche insistevano troppo!:)

Che cosa c'è nelle tue collezioni?
Propongono il total look. Ci sono le giacche, le magliette e alcune modelli di pantaloni. Nella nuova stagione ci saranno anche le felpe. In futuro spero di poter fare anche dei piumini e forse qualche accessorio, ad esempio le borse. È tutto un work in progress!


Viene tutto prodotto in Italia?
Sì, la mia collezione è 100% made in Italy, a partire dai tessuti, che arrivano da Biella, fino alla confezione. E questo è molto percepito ed apprezzato. Quando il tessuto è bello, si vede subito.

Vendi solo on-line o anche nei negozi?
Vendo on-line (faccio spedizioni anche all'estero) e mi sono appoggiata ad un negozio romano, Lakimi (vicolo dè Bovari, 7) che propone i pezzi di tendenza. Loro hanno visto le mie magliette e hanno iniziato a metterle in vendita. Mi piacerebbe continuare con loro e magari con le altre boutique che hanno una clientela che saprebbe apprezzare la qualità del mio prodotto. 

Parliamo di Movember.
Movember è un movimento molto sentito e sostenuto nell'ambiente del rugby, forse perché proviene dai paesi anglo-sassoni come Inghilterra, Nuova Zelanda, Australia. Quindi l'anno scorso abbiamo partecipato a Movember insieme con i miei amici rugbisti, avevamo disegnato, realizzato e distribuito insieme le magliette.

Quest'anno ho deciso di fare da sola, magari in scala ridotta, ma per conto mio. Così ho chiamato Gabriele e gli ho proposto questo mio progetto e lui ha voluto ad aiutarmi. Volevo fare un video per presentare il mio progetto. Lui lavora in TV e conosce tanta gente, così mi ha presentato alcuni amici. Ed ecco che in una giornata milanese abbiamo girato questo video. Il pretesto è presentare due magliette create per Movember, da uomo e da donna, con lo slogan Let's Face che vuol dire "Guardiamoci in faccia e facciamo qualcosa". Così la storia racconta di due persone, un ragazzo e una ragazza, che non si conoscono, anche se vivono vicine, ma una mattina uscendo di casa entrambi con la stessa maglietta, si incrociano e si riconoscono nell'idea di sostenere Movember.


Il mio è un lavoro molto futile, uno potrebbe andare vestito con una maglietta di 30 anni e andrebbe bene lo stesso. Perciò voglio unire il mio brand e la mia creatività a qualcosa di utile. E quando riesco a farlo, intendo qualcosa di davvero utile e sociale, questo dà il senso alle cose e mi rende felice.


Claudia Arlati e Giorgia Natoli
Non posso concludere senza ringraziare la Vineria del Porto dove abbiamo passato una bella serata tutti insieme. Questa vineria, aperta ormai da 6 anni, è gestita da Giorgia Natoli, la splendida somelier, simpatica e cordiale. Il posto è molto accogliente, dove ti senti come a casa. Offre una bella selezione di vini e liquori. E se avete dei dubbi vi aiuta Giorgia. Una chicca in più: la vineria ospita varie iniziative, tra cui spesso esposizioni ed eventi artistici.

Vineria del Porto
Via Giorgio Giorgis, 18/20 - Fiumicino (RM)
Pagina Facebook


Fotografie - Antonio De Paolis