A chi vive a Roma sicuramente
è capitato ad incontrare per strada dei furgoncini e bici con la scritta Zolle.
È capitato anche a me, varie volte, in vari punti della città. Incuriosita sono
andata a cercare in Internet di che si tratta, e così ho scoperto che è un
servizio di consegna di prodotti alimentari, dal produttore direttamente a casa dei romani. "Un tema interessante da raccontare sul mio blog", ho
pensato io, ed ecco che mi sono trovata a parlare con Simona Limentani, una
delle due socie fondatrici dell'azienda (l'altra è Ghila Debenedetti), ormai lanciatissima e in crescita.
Quando è nata la vostra azienda?
Zolle è nata in aprile 2008,
con l'intento di far consegnare ai romani direttamente a casa prodotti buoni e
freschi, che vengono prevalentemente dalle campagne laziali. L'idea è stata
adottata da una cooperativa agricola piemontese, Cornale, che a sua volta ha
avviato questa attività sulla scia dell'esperienza di un gruppo di agricoltori
giapponesi che da anni fornivano le famiglie di Tokyo.
Di che cosa esattamente si tratta?
La formula è semplice ma rivoluzionaria: non sono più i clienti a decidere cosa comprare ma sono gli agricoltori che seguendo la stagionalità e rispettando il territorio inviano alle famiglie quello che la terra produce.
Le zolle sono pacchi con dentro delle sorprese, si sa che conteranno una certa quantità di frutta, di verdura, del formaggio, delle uova e la carne, se scelta. Ma che tipo di frutta, di verdura, di formaggio si scopre solo il giorno della consegna. In ogni scatola inseriamo le ricette che aiutano i clienti a scoprire nuovi modi per gustare i prodotti che inviamo o per cucinare verdure sconosciute.
La formula è semplice ma rivoluzionaria: non sono più i clienti a decidere cosa comprare ma sono gli agricoltori che seguendo la stagionalità e rispettando il territorio inviano alle famiglie quello che la terra produce.
Le zolle sono pacchi con dentro delle sorprese, si sa che conteranno una certa quantità di frutta, di verdura, del formaggio, delle uova e la carne, se scelta. Ma che tipo di frutta, di verdura, di formaggio si scopre solo il giorno della consegna. In ogni scatola inseriamo le ricette che aiutano i clienti a scoprire nuovi modi per gustare i prodotti che inviamo o per cucinare verdure sconosciute.
Non è gastronomia d’elite
o delle delicatesse. Quello che diamo è cibo per tutti i giorni, normalissimo. Anche se sappiamo che delle volte comprare da noi ha un
prezzo un po’ più caro, perché dietro c’è tutto un altro
processo. Però non vendiamo il fatto che quella cosa è preziosissima. È
preziosa perché lo è ogni cibo fatto bene. I nostri clienti fissi ci raccontano
che alla fine comunque risparmiano con noi perché questo tipo di shopping
permette di evitare di comprare le cose che non servono.
L’azienda è nata con l'idea di diventare l'alternativa ai mercati e
supermercati? Per promuovere il local food e cibo a km 0? Per dare una mano ai
produttori locali e alle piccole aziende? Per facilitare la vita di consumatori?
L'idea principale è far
circolare cibo buono. E poi si aggiungono tutti gli altri aspetti. Come
sostegno all'agricoltura rispettosa del territorio e delle stagioni,
rafforzamento di un mercato locale degli alimenti, promozione del local food,
con pochi imballaggi e chilometri. C’è anche l’idea di uscire da quelle che
sono le strutture di agroindustria. Tutto il cibo che si trova in giro deve
passare attraverso certe regole che sono pratiche giuridiche, un certo tipo di
logistica, di organizzazione del mercato, di produzione, di regolamentazione.
Per trovare uno spazio, sia per produrre che per consumare cose diverse,
bisogna inventare qualcosa. Zolle è coerente con questo.
I produttori sono solo del Lazio?
Prevalentemente sì. In certi rari casi usciamo fuori dal Lazio, quando manca la produzione qui, ad esempio le
arance le acquistiamo in Sicilia.
Collaboriamo solo con aziende
agricole di piccole e medie dimensioni e abbiamo con loro un rapporto diretto. Cerchiamo di collaborare con aziende che rispettano una serie di
standard, per quanto riguarda la coltivazione e la qualità del lavoro che va
impiegata in azienda, il tipo di rapporto che questa ha con il suo
territorio, il tipo di comportamento economico e commerciale che ha l’azienda.
Comunque per noi il criterio principale della selezione è la salubrità, non la certificazione e la dichiarazione di produrre bio.
Siamo sempre aperti ai contatti con i nuovi produttori.
Ora parliamo degli aspetti pratici. Come si fa l'ordinazione?
Basta compilare un form di
prenotazione sul sito, dopodichè il cliente sarà contattato dallo staff di
Zolle per decidere insieme che zolla è più adeguata alle sue esigenze e abitudini. Si può scegliere tra diverse combinazioni, più o meno grandi, con
o senza carne. Le Zolle possono essere personalizzate, escludendo o
aggiungendo alcune varietà di prodotti.
Una volta scelta la tipologia
di zolla, si può decidere di riceverne una a settimana o a settimane alterne
oppure di provare una tantum. Non è un abbonamento, quindi i clienti possono
sentirsi liberi di interrompere o continuare in qualsiasi momento.
In che zone consegnate?
Le consegne vengono effettuate
in tutta Roma, anche uscendo dal GRA in direzione Ostia-Fiumicino, Tor Vergata,
Tor di Mezzavia e Olgiata-Formello. In estate anche sul litorale fino a Nettuno
e Santa Marinella.
Gli orari di consegne?
Dalle 14 alle 19, ma visto
che Roma è enorme, consegniamo anche fino alle 22.
Abbiamo anche lo spaccio
aperto al pubblico, sabato dalle 10 alle 20, ma con l’arrivo della bella
stagione saremo aperti venerdì sera e sabato mattina.
Chi é il vostro cliente tipo?
I single e le famiglie con persone dai 35
ai 45 anni, sono persone abituate a navigare in Internet e usare i mezzi di
comunicazione moderni, con il livello culturale medio-alto. Per puro caso siamo
molto conosciuti in alcuni ambiti, per esempio tra attori e registi.
L'ultima domanda: ci sono state tante difficoltà durante il vostro percorso?
Quando ho cominciato questa
attività avevo già l’esperienza di lavoro in Piemonte e all’inizio è stato
facile. Alcune linee guide le avevamo molto chiare e ci hanno aiutato molto. Forse
la fase più complicata è proprio adesso, nel momento della crescita, nel far
sviluppare l’azienda più che nel momento di farla partire. Quindi le cose
difficili le riscontriamo forse adesso, sia per il momento storico in cui viviamo
sia per le decisioni che prendiamo: dove andare, che direzione prendere.
Come si lavora con le aziende agricole,
come comunicare con le persone per fargli passare il valore di quello che
facciamo, questo lo abbiamo saputo fare bene e probabilmente lo faremo sempre meglio.
Però poi ci sono delle scelte finanziarie, scelte di gestione che per me sono
le cose più lontane e ogni volta sento che devo imparare. Il fatto di diventare
più complessi come struttura fa diventare tutto più complicato.
Finiamo qui la nostra conversazione. Ma prima Simona riesce a sorprendermi: “Sai che in Russia c’è un’azienda simile alla
nostra, si chiama LAVKALAVKA, ed è fantastica! Ci siamo conosciuti ed incontrati qui in Italia. Sono nati
come noi, più o meno nello stesso periodo, loro sono due soci maschi, noi siamo
due socie femmine, la spinta che loro hanno è molto simile alla nostra, insomma
siamo un po’ gemelli. Devo dire che sono riusciti a crescere in un modo
pazzesco facendo delle cose molto interessanti. Veramente bravi! Mi piacerebbe
visitare la Russia e incontrare loro di nuovo.”
Fotografie per gentile concessione di Zolle
tel 06 92917616 chiamare dal
lun al ven, dalle 10 alle 17