Fin dalla prima intervista ho
notato che i protagonisti di tutte le mie interviste, gente che ha raggiunto il successo occupandosi di qualcosa che ama, tutte queste persone hanno nominato
prima o poi una parola importante – passione. Passione, amore, scintilla per
quello che fanno. Sembra che sia la qualità più importante per arrivare al
successo o anche semplicemente per vedere il proprio lavoro non come un peso ma
come la gioia e la fonte di ispirazione e piacere.
Maura Paparo, la celebre
ballerina e coreografa italiana, non è una eccezione in questo senso. Anzi, è una
delle conferme più brillanti di come la passione può portare al successo nella carriera e nella vita. Infatti, anche lei ha nominato questa parola quasi
subito. Con Maura ci siamo incontrate in Hard Candy Fitness Colosseo by Madonna
nelle prime giornate dopo il lancio della Divisione Danza, così mi ha
raccontato di questo progetto e di tante altre cose. Ma abbiamo cominciato la
conversazione fin dai primi passi di Maura nel mondo della danza.
Mi racconti della Sua carriera, come
è cominciato tutto, il Suo amore per la danza?
Credo che io ce l’abbia sempre avuta questa passione, da quando mi ricordo. Fin
da piccola organizzavo degli spettacolini per i parenti, mi inventavo delle
coreografie. Alcune cose non me le ricordo nemmeno, di questo mi racconta mia madre.
Ma credo di avere sempre avuto la passione di creare qualcosa sulla musica. La
danza è arrivata, ma non presto. Vivevo fuori Milano, i miei lavoravano, e non
c’era una scuola comoda vicino, e quindi ho dovuto aspettare che due insegnanti
della Scala fortunatamente aprissero una scuola vicino a me e così ho
iniziato lì. È stato l’inizio e poi da lì questa passione è sempre cresciuta e
non mi sono mai fermata. E’ vero che ho fatto una scuola maschile, un istituto
tecnico, disegnavo e progettavo, mi è sempre piaciuto anche questo, e c’è stato
un momento quando volevo iscrivermi alla facoltà dell’ingegneria. Ma rispetto
alla passione per la danza era un interesse secondario. Così, dai 18 anni in poi
ho seguito seriamente la danza.
Come è proseguita, ha fatto studi
specifici?
Ho
iniziato con la danza classica nella scuola privata con due insegnanti della
Scala che mi hanno indirizzato. Poi ho cambiato scuola, quindi mi sono
diplomata attraverso questa scuola italiana, ma che ha base a Londra. Perciò
d’estate si andava a Londra, si facevano i vari esami. Contemporaneamente
crescendo sono sempre andata a cercare le lezioni che mi interessavano. Andavo
a fare le lezioni per livelli più avanzati cambiando scuola ogni giorno, seguendo i
vari insegnanti e non ho mai smesso. Rimanere sempre curiosi, cercare sempre cose nuove fa parte di questo lavoro. Se non senti più queste cose vuol dire
che c’è qualcosa che non va. È un lavoro che si fa per passione prima di tutto.
Successo, popolarità e tutto il resto non devono influenzare la passione e
la curiosità.
Quali sono le Sue esperienze professionali più significativi?
L’esperienza con la TV talent show Amici di Maria De Filippi
è forse stata la più visibile, quella che mi ha data più notorietà. Ho lavorato
con loro 8 anni, fin dalla prima stagione. Il programma è arrivato in un
momento in cui avevo già un bagaglio d'esperienza sostanzioso. Avevo già
lavorato in TV, da quando avevo 18 anni, ad esempio in Buona Domenica. Tra
le altre mie esperienze importanti ci sono il teatro, ho lavorato in Arena di
Verona, ho lavorato per i concerti, ad esempio due anni per Gigi D’Alessio con
cui mi sono esibita anche al Radio City Music Hall a New York, ho fatto un tour mondiale
per 4 anni con un gruppo musicale, è molto faticoso, ma anche molto bello. Ho
una scuola di danza da 25 anni, è cresciuta con me e mi dà tante soddisfazioni,
perché è la mia creazione.
Ha mai avuto dei
personaggi di riferimento, ballerini, coreografi? Se sì, chi sono?
No, sono sempre stata un po’ anomala in questo senso.
Sono una curiosa, guardo tutto, vado a vedere tutto, ma difficilmente c’è
qualcuno che vorrei imitare. Sono sempre stata così.
Comunque cerco sempre di
tenermi aggiornata. Vado sempre a vedere dei festival di danza contemporanea,
ad esempio sono appena tornata da Berlino dove ho visto delle cose stranissime,
molto particolari, non si parla neanche di danza. Più che danza è un linguaggio
del corpo. Poi mi piace vedere il balletto classico, anche se il repertorio ormai
mi annoia un po’. Sinceramente le tre ore di spettacolo, anche con il ballerino
più grande del mondo, diventano troppe, ormai abbiamo bisogno di qualcosa più
dinamico. Vado a vedere i concerti, dove la parte artistica, la danza mi
interessano molto.
Sono una persona curiosa, mi
piace nutrirmi di queste esperienze. Ripeto che passione e curiosità sono due
delle qualità più importanti se uno vuole intraprendere la strada della danza. Non
si può pensare di seguire una sola persona tutta la vita. Ci si può formare con
una persona, la base è importante, ma poi quando si arriva al livello
professionale bisogna avere la capacità e il coraggio di provare, di cambiare, di
sperimentare. Allora così si aprono gli orizzonti e si è sempre attuali. Se no
si rischia di chiudersi dentro se stessi, di bollire sempre nel proprio brodo e
addirittura si diventa anche un po’ cattivi verso gli altri. Cerco di
trasmettere questo pensiero a chi studia e lavora con me.
Com'è nata l'idea di collaborazione
con Hard Candy Fitness e di aprire la Divisione Danza?
Mi
hanno contatto da HCF e ho accettato la loro proposta, perché mi ha interessato
molto questo progetto. Cercavo nuove sfide professionali. Avevo ricevuto tante
proposte su Roma ma questa è l’unica che ho voluto accettare, senza dubbio la
più stimolante. HCF è una struttura dove la danza ha un ruolo importante perché
è inserita anche nel programma di fitness “Addicted To Sweat”. La tipologia di
lezioni che si fanno in questa palestra è molto proiettata verso la danza. Ci
sono tante lezioni che assomigliano alla danza, anche se hanno uno scopo diverso,
ma la base è quella. Mi è sembrata una proposta molto importante perché ha un
senso dal punto di vista di danza e del suo insegnamento.
Mi racconti di più dei corsi della Divisione Danza.
Mi racconti di più dei corsi della Divisione Danza.
Proponiamo
corsi per tutti i livelli, principianti e professionisti, per ogni fascia d’età
e livello. Io invito tutti a venire e fare la prova, a sperimentare, a vedere
le lezioni, a parlare. Perché a volte non sanno neanche di cosa si tratta,
quale sia la differenza tra una cosa e l’altra, tra uno stile e l’altro. Oppure
pensano di venire a fare la lezione per sudare un po’, invece il criterio è
diverso. Poi magari l’effetto è quello, di sudare e di fare fatica, ma
l’obiettivo principale è imparare o approfondire le basi e i nuovi stili divertendosi.
Tutti gli insegnanti si metteranno a disposizione a secondo del livello che si
creerà in classe. Lo scopo è far sentire tutti a proprio agio e far imparare cose nuove.
Quali sono gli stili di danza più in
voga? Saranno insegnati qui in Divisione Danza?
Tanti
balli che vanno adesso di moda e che anche proponiamo qui in Divisione Danza di
HCF Colosseo provengono dallo street dance. Street Jazz, Hip Hop, Moderno, Vogueing,
Video Dance, Funky, Hype, House, Reggae Jam, Wacking, tutti provengono dalla
strada e si insegnano ai nostri corsi. È difficile spiegare la differenza,
perché la danza non si spiega, la danza bisogna vederla e farla. Ogni
coreografo ha la possibilità di elaborare ogni stile a secondo del proprio
bagaglio e di miscelare tutto.
La
popolarità dipende anche dal settore. In teatro oggi va di più il contemporary
molto contaminato da vari stili. Nel genere più commerciale come il videoclip o i concerti va molto forte street jazz, hip hop, quello che gioca molto
sull’immagine, sull'impatto: i tacchi, gli atteggiamenti, la velocità di
movimenti e di coordinazione.
Lei curerà la direzione artistica della Divisione Danza, in che cosa consisterà questo ruolo?
Lei curerà la direzione artistica della Divisione Danza, in che cosa consisterà questo ruolo?
Sarò
presente, farò anche delle lezioni. Tutti gli insegnanti sono stati scelti da
me, sono tutti miei collaboratori o ballerini con cui ho lavorato e tutti
loro hanno esperienza. Tutto sarà supervisionato da me, non da casa via
telefono, ma realmente qui. È molto importante. Guarderò e controllerò tutto.
Il Suo rapporto con Roma? Che cosa ama e non ama particolarmente di questa città?
Il Suo rapporto con Roma? Che cosa ama e non ama particolarmente di questa città?
Sono
di Milano, ma vivo e lavoro a Roma da tantissimo tempo, da circa quindici anni.
Ho cambiato tante case, in varie zone, quindi si può dire che Roma la conosco
molto bene.
Come
vivo questa città? Da milanese (quindi abituata alla puntualità, l’ordine, la
serietà) i primi anni non l’ho vissuta molto bene, devo dire la verità. È molto
diversa. La gestione delle cose a Roma, vista da milanese appunto, mi faceva
diventare matta. Ci ho messo un po’, ma poi ho capito il meccanismo, come si
vive qui, e quindi ho deciso che dovevo adeguarmi. E subito mi sono rilassata.
Ora
sto bene qui, mi piace. Certo se devo dire che cosa ancora non mi piace o dà
fastidio dico che vorrei che fosse più pulita. Purtroppo penso che dipenda dal
senso civico che qui è diverso da quello al Nord. Certo la città è complicata,
è una città antica, piena di turisti, quindi è difficile mantenerla pulita e
ben organizzata. Ma è così bella, se fosse più pulita sarebbe perfetta.
Mi
piace molto che qui si vive in maniera più rilassata. Ci sono più spazi vitali,
sarà il clima, che amo molto tra l’altro, il mare vicino, si vive più
all’aperto, è diverso il vivere la città rispetto a Milano, soprattutto
d’inverno. Mia
figlia è nata a Roma, insomma ormai ho un legame particolare con questa città,
è la mia casa.
Qualche Suo indirizzo o/e posto preferito a Roma?
Mi piace molto il Rione Monti, è un rione molto
particolare, ha una sua intimità, è un piccolo borgo, città nella città. Mi
piace tanto, mi fa star bene.
E ora l'ultima domanda: visto che ora lavora nel progetto di Madonna, quale delle canzoni di Madonna è la Sua preferita?
Difficile scegliere una
sola. Me ne vengono in mente tantissime, ad esempio Frozen, Vogue, qualche rivisitazioni
delle sue canzoni per i concerti… Qui sicuramente ne sentirò tante, il sound da
HCF è rigorosamente Madonna, anche se per le nostre lezioni di danza avremo la
scelta libera ovviamente.