Inaspettatamente e troppo velocemente l’estate a Roma è
già arrivata al suo culmine. Tutto si è fermato, stordito e avvolto dal caldo
appiccicoso. Il sole sovrano brucia e ti raggiunge dappertutto, anche in ombra.
I romani, quelli che potevano, sono scappati dalla città, oppure si sono chiusi negli
uffici e a casa con condizionatori e ventilatori. In tutto traspare
lentezza e svogliatezza. Sembra che la vita si è fermata e non accade nulla, ma questo solo ad un primo sguardo. Perché in realtà
a Roma accade sempre qualcosa, anche nelle giornate più calde.
Ad esempio, il Lungotevere per tutta l'estate si riempie di chioschi,
piccoli negozietti, caffè e ristorantini, ed è pieno di vita. Qui fa piacere
venire di sera, verso il tramonto, per godere di un po' di frescura che arriva dal fiume
e il sole che ormai a quest’ora non brucia più ma accarezza delicatamente e rende tutto dorato. Quando passo qui mi piace fermarmi alla Taqueria el Paso, un ristorantino di cucina
messicana, accogliente e con servizio veloce.
Dopo il Lungotevere si
può proseguire verso l'Isola Tiberina, una piccola isola antica proprio in mezzo
al Tevere. Fin dai tempi lontani quest’isola è stata legata alla medicina, infatti
oggi ospita l’Ospedale Fatebenefratelli, uno dei più importanti di Roma. Per
fortuna, non è l’unico monumento dell’isola, legata alla città attraverso i
ponti Fabricio e Cestio. Qui c’è anche la Basilica di San Bartolomeo con una
piazzetta bellissima. Sempre sull’isola c’è il famoso ristorante Sora Lella. E
soprattutto d’estate c’è l'Isola del Cinema – cinema a cielo aperto. È un insieme di sale cinematografiche, caffè e negozi.
È una vita che non andavo
al cinema all’aperto ed ho quasi dimenticato quella piacevole, e assolutamente
estiva sensazione che si crea. Cicale che non si zittiscono mai e diventano una specie
di accompagnamento musicale per i film. L’acqua scura del fiume in cui si
riflettono i lampioni del Lungotevere e le luci dei caffè. Il cielo nero sopra la
testa, pieno di stelle, aerei e raggi di proiettori. Voci di attori che
acquistano un suono diverso all’aperto. Tutto sembra magico e onirico.
In un programma ricco di
proiezioni ho scelto il film che volevo vedere già da un po’ – La Migliore
Offerrta di Giuseppe Tornatore, già premiatissimo quest’anno. Le mie
aspettative non sono state tradite. Fotografia che rapisce, storia che intriga,
emsemble di attori, in cui spiccano soprattutto Geoffrey Rush e Donald
Sutherland, che fa invidia. Insomma, due ore volate in un istante.
Infine una passeggiata
notturna per Roma, deserta e così ancora più bella.