La settimana scorsa allo IED Istituto Europeo di
Design Roma era dedicata all'evento IED Factory, una vera e propria fabbrica
dove nascono le idee. È un evento annuale che dura una settimana e coinvolge
gli studenti del secondo anno permettendo loro di partecipare ai workshops con
artisti, designer, fotografi e registi affermati. Così possono lanciare e
sviluppare le loro idee e confrontarsi con creativi professionisti dei settori
design, arti visive e comunicazione.
Su
Creazina.it, la webzine dello IED, c’è un video riassuntivo delle giornate:
Il bello dello IED Factory è che è sempre al passo con
i tempi. Ogni anno l'Istituto pone dei temi da approfondire, come ad esempio
Futuro, Città Creative e quest'anno Less is More - Downsizing. Ovviamente
questi argomenti non possono non scatenare la fantasia e la creatività degli
studenti.
Quest'anno tra i tanti progetti interessanti (la
wearable technology, i suoni digitali, lo storytelling per citarne alcuni) una
particolare attenzione è stata attirata dal progetto “Tutta un'altra storia.
Romeo e Giulietta ai tempi digitali” (curatore del workshop - Mario Pellizzari), per il quale gli studenti hanno ripensato
completamente il capolavoro di Shakespeare spostandolo ai giorni nostri e utilizzando
gli strumenti multimediali di oggi. Volete sapere come va a finire la storia
dei due giovani innamorati oggi? I risultati di questa rivisitazione si possono
vedere sui profili social dei protagonisti:
Un altro progetto interessante è la realizzazione del documentario ROMAnzo coordinato dal regista Massimo Ferrari. é un progetto che aiuta a riflettere e cimentarsi sui modi e le tecniche di rappresentazione della realtà, attraverso la narrazione documentalistica e la scrittura collettiva.
Comunque tutti i progetti meritano di essere visti e raccontati. Non ci sono vincitori o sconfitti. Hanno vinto tutti perché hanno generato e seguito le proprie idee, hanno creato, hanno comunicato, hanno applicato la teoria alla pratica.
A parte studenti italiani lo IED accetta anche studenti stranieri (oggi a Roma circa il 15% del totale, una percentuale alta se confrontata con le università statali) ai quali propongono tutti i servizi di assistenza. Ad esempio, hanno l’international student desk, un servizio di accoglienza e mediazione culturale e linguistica rispondente alle esigenze degli studenti stranieri, con personale che parla fluentemente la lingua inglese, e dal 2013 anche uno Student Desk China, con staff di sede che parla la lingua cinese. Ci sono anche dei corsi prerequisite - corsi preparativi della lingua italiana. L’Istituto è appetibile agli occhi di uno studente straniero, anche per i corsi sia triennali che master erogati in lingua inglese (Fashion Design, Interior Design e Video Design e Filmmaking), una caratteristica interessante anche per lo studente italiano che invece di andare all’estero, ha la possibilità di aggiornare la propria formazione seguendo dei corsi di specializzazione in inglese.
Non ci sono limiti d'età né esami di ammissione scritti. L’unico “esame” è un colloquio motivazionale/linguistico organizzabile comodamente via skype. Ogni anno lo IED bandisce concorsi per borse di studio, sia per studenti italiani che stranieri. Esiste un sito di riferimento che è http://creativecontexts.com/ dove vengono caricati tutti i contest legati alle sedi. Ci sono anche contest riservati esclusivamente per i corsi in lingua inglese. In questo periodo IED sta definendo le prossime borse di studio. Quelle che sono state appena bandite prevedono una borsa pari al 50% della retta di frequenza per i tre corsi in lingua inglese.
Per maggiori informazioni visitate il sito: http://www.ied.it/roma/home
Alcuni oggetti creati dagli studenti dello IED per il Mirror Box, l'evento nell'ambito dell'AltaRomAltaModa gennaio 2014 |
Così, scoprendo di più sullo IED ho avuto la
possibilità di incontrarmi con Mara De Longis che dirige lo IED Moda a Roma.
Leggete la mia intervista con lei, imperdibile perché davvero molto
interessante, fra poco qui sul blog.